lunedì 21 maggio 2012

Giornate tempestose

Giovanni Fattori (Livorno 1825 - Firenze 1908)
Sarebbe stata mia intenzione postare, oggi, una nuova ricetta.
In particolare sono pronta per partecipare all'MTC del mese di maggio  ma, francamente, non me la sento.
La condivisione di ricette e di cibo è allegria, gioco, voglia di "leggerezza" e in questo momento vorrei sapere chi si sente "leggero" ovvero ha il cuore in una condizione di tal genere.
Non vi è leggerezza alcuna per la ragazza uccisa da chi ha preordinato tutto per seminare terrore tra giovani che si stavano apprestando ad entrare a scuola.
Non vi è leggerezza alcuna per i suoi genitori, per tutta la sua famiglia, per i suoi amici e per una città (Brindisi) ed un paese (Mesagne) che ora soffrono la privazione di un affetto e lo shock dovuto ad un gesto violento e brutale.
Non vi è leggerezza alcuna per tutti coloro che si sono trovati, nel cuore della notte, a vivere l'incubo di un terremoto che ha distrutto vite e abitazioni.
Non vi è leggerezza alcuna per le sei vittime che hanno avuto l'unica "colpa" o di essere troppo anziani per fuggire o di trovarsi nel posto "sbagliato" al momento "sbagliato".
Non vi è leggerezza alcuna per parenti ed amici delle sei vittime del terremoto.
Non vi è leggerezza alcuna.... ed il silenzio è il modo migliore per non calcare la mano sulla "pesantezza" di quei cuori e di quelle vite interrotte.
Per chi sta vivendo la sofferenza, ogni gioco, ogni forma di allegria, suonano come un'assurdità; in certi momenti dell'esistenza sembra impossibile che la vita possa ancora svolgersi con la normalità del quotidiano e la mente fa fatica a comprendere come sia ancora possibile che un cielo possa essere azzurro ed il sole ancora caldo e luminoso.
Per chi vive la sofferenza, la ripresa ci sarà ma è lenta.
Ed allora ritengo opportuno che anche il mio blog osservi "un minuto di silenzio" come manifestazione personale del desiderio di essere al fianco di tutti coloro che in queste ore vivono nell'angoscia e di tutti coloro che, se l'angoscia non la vivono ora, l'hanno vissuta in qualche altro momento e sanno di cosa si tratta!
A presto!
A presto perchè nonostante tutto, anche il dolore deve essere "digerito" ed il cibo aiuta ad accompagnare la lenta ripresa e il faticoso ritorno alla normalità. 
Giulietta

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