Insomma, se mi viene detto che trattasi di cucina povera io prendo l'indicazione alla lettera e siccome non avevo mai visto un canederlo, vivo o morto che fosse, in tutta la mia esistenza, mi sono strettamente attenuta agli "ordini" del regolamento di questo 44° MTC.
Dunque.... avevo in casa sei carciofi con destinazione specifica a fare da contorno ad un arrosto, in occasione di una cena ed ho pensato di utilizzarne i gambi a scopo "canardellesco" per due precisi motivi:
a) la compattezza dell'ingrediente, utile ad una buona riuscita del prodotto finale: temevo infatti che, una volta cotte, le sottili foglie del carciofo, avrebbero compromesso la "tenuta" del canederlo.
b) realizzare una cucina....povera.
Colta da sacro fuoco, dopo soli due giorni dall'uscita della ricetta "guida", avevo già provveduto a stufare i miei gambi. Partita con tale anticipo, c'erano tutte le premesse per realizzare due o tre versioni.
Dopo questa esplosione di "vitalità culinaria", è venuto giù il mondo.
Inviti a cena da parte di amici, compleanni di parenti, pranzi "a cura" di mia madre, addirittura una festa di battesimo....cui hanno fatto seguito desideri mai completamente esauditi di astinenza da cibi e bevande, impegni di lavoro, ed imprevisti di genere vario....
Tra le "varie ed eventuali" mettiamo anche tutte le volte nelle quali ho accantonato il pane per renderlo "raffermo" e, dunque, utile allo scopo ma che, per mano e bocca di qualche passante (nipoti compresi), al momento opportuno....era sparito, in tutto o in parte.
A tale ultima avversità, ho tentato anche di rispondere lasciando cartocci nei più svariati angoli della casa e solo in ultimo ho sentito una voce che chiedeva: "ma che è tutto 'sto pane sparso per casa"?
Evvaiiiii....al 25 mese si sono accorti che l'anomalia doveva essere indicativa di qualcosa.....
Solo che.... mangiucchia quà, sottrai là, per mettere insieme 150 g di pane raffermo, ho dovuto andare a pescare anche un cartoccio dentro il quale era raccolto del pane...secco.....senza remissione alcuna e questo non mi ha giovato. Meno male che si trattava solo di un "rabbocco"
La ricetta dei canederli ampezzani proposta da Monica la trovate qui
Canederli ai carciofi (gambi) e pecorino romano
Ingredienti (per 2-3 porzioni)
Carciofi stufati
4 carciofi (dai quali staccare il gambo)
olio
1 spicchio di aglio
maggiorana fresca
prezzemolo
sale
pepe bianco
Canederli (n. 9)
150 g pane raffermo
1 uovo
100 ml di latte
100 g di gambi di carciofi stufati
1 cucchiaio scarso di farina
10 g di pecorino romano
sale
pepe bianco
maggiorana secca
Brodo vegetale
2 l di acqua
2 porri
1 gambo di sedano
2 scalogni
3 grosse carote
sale
Salsa pecorino e maggiorana
4 g di burro
10 g di farina 00
150 ml di brodo vegetale
10 g di pecorino romano
sale
pepe
maggiorana
Carciofi stufati (con un giorno di anticipo)
Staccare i gambi ai carciofi, eliminando la parte più bassa e trattenendo la parte posta più in alto per la lunghezza di 6-7 cm. Pulirli aiutandosi con un coltello, asportando la parte più dura e filamentosa esterna e tagliandoli a cubetti di 3-4 mm.
In una padella già posta sul fuoco, aggiungere poco olio e uno spicchio di aglio, abbassare il fuoco al minimo e lasciar rosolare quest'ultimo evitando che annerisca.
Togliere l'aglio ed unire i pezzetti di carciofo.
Farli rosolare per qualche attimo, sfumare con il vino e lasciarli ammorbidire aiutandosi anche con un po' d'acqua.
Portarli a cottura insaporendoli con sale, pepe bianco ed un trito di prezzemolo e maggiorana, avendo l'accortezza di lasciarli leggermente croccanti.
Fare attenzione a che non resti troppo liquido sul fondo e comunque scolarli dal liquido di cottura e trasferirli all'interno di una ciotola, riponendo tutto in frigorifero sino al momento del loro utilizzo.
Brodo vegetale
Pulire le verdure e porle in una pentola con due litri di acqua. Far bollire sino alla riduzione del liquido alla metà.
Salare, far bollire ancora un minuto e spegnere il fuoco.
Canederli
In una terrina raccogliere il pane tagliato a cubetti della dimensione non superiore ad 1 cm.
In altro contenitore mischiare il latte e l'uovo, mescolandoli e slegando ques'ultimo. Versare il liquido sul pane.
Lasciar riposare per una ventina di minuti, mescolando di tanto in tanto. Per nessun motivo aggiungere altro liquido,
Trascorso il tempo, versare nella terrina anche i gambi dei carciofi, ed insaporire con il pecorino romano grattugiato, poco sale, pepe bianco e una leggera spolverata di maggiorana secca.
Unire, in ultimo, un cucchiaio scarso di farina, mescolare e procedere ad assemblare i canederli
Bagnarsi le mani con acqua fredda e formare delle palline della dimensione di circa 4 cm.
Salsa pecorino romano e maggiorana
Prelevare, dal brodo vegetale già pronto, 200 ml di liquido.
In un pentolino che possa poi contenere il brodo prelevato, sciogliere il burro evitando di farlo
friggere, quindi unire la farina creando un roux.
Far tostare la farina per un minuto ed aggiungere il brodo.
Mentre la salsa sobbolle unire il pecorino romano ed una spolverata di maggiorana.
Aggiustare il sapore con pepe bianco e sale.
Portare il brodo a bollore, abbassare la fiamma ed inserire nel liquido 4 canederli per volta.
Il consiglio è quello di provarne uno e qualora dovesse sfaldarsi aggiungere al composto un cucchaio di pan grattato.
Far bollire i canederli per 5/6 minuti. Scolarli e condirli con la salsa ed un giro di olio a crudo
N.d.r.
a) Ho utilizzato un pane con mollica molto compatta, in particolare 2 panini al malto, con crosta molto ma molto sottile.
b) Il pane deve essere raffermo, non secco. Il pane secco ha serie difficoltà ad ammorbidirsi con liquidi a temperatura ambiente come quelli utilizzati in questa ricetta e, comunque, ulteriore difficoltà ad amalgamarsi bene agli ingredienti per creare un composto omogeneo
c) I miei erano carciofi "sardi". Quelli di Albenga, al momento, non essendo ancora stato sufficientemente freddo, non è ancora possibile reperirli sui banchi del Mercato. Quelli romani....non solo non sono liguri,.... ma crescono in primavera.
d)...A parte il fatto che sono ottimi anche conditi con solo olio.
d)...A parte il fatto che sono ottimi anche conditi con solo olio.
E con questa ricetta facilissima e davvero preziosa, proposta da Monica partecipo alla 44sima sfida MTC del mese di Gennaio 2015
Ottima ricetta Giulietta! Guai a buttare i gambi dei carciofi! Io ci faccio il risotto insieme alle spuntature delle foglie scartate. Prova anche quelle dei broccoli :-)
RispondiEliminaMi piace l'idea degli scarti dei broccoli che io mangerei a vagonate.
EliminaPoveri gambi di carciofo, da tanti trattati come scarto...e pensare che io fin da quando sono piccola e mangio i carciofi lessati con vinagrette faccio di tutto pur di accaparrarmene il più possibile! Quindi non posso che apprezzare questa tua ricetta, che rende onore al carciofo a tutto tondo.
RispondiEliminaL'abbinamento con il pecorino è quasi d'obbligo, per marcare il sapore e ammorbidirlo, anche attraverso quel condimento denso e profumato di maggiorana.
Brava, ottima declinazione e w i gambi di carciofo!
Mi piacciono molto i tuoi canederli, che conciliano l'idea di una cucina povera con il gusto e l'originalità. Amo i carciofi ed i gambi non li butto mai, anzi, spesso li sgranocchio anche da crudi!
RispondiEliminaFantastici! Adoro i carciofi e utilizzo sempre i gambi, ne esce un ottimo risotto. E penso che siano un ingrediente perfetto per i canederli, quindi trovo che i tuoi siano molto invitanti. E con quella salsa saranno sicuramente stati la fine del mondo. Complimenti!
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