giovedì 14 marzo 2013

Una "tentazione" eretica: gratin di patate, acciughe e finocchi.


 
Non potete immaginare quanto sia stressante, per una come me, tenere le fila di un blog.
Non avendo, infatti, necessità alcuna di nutrire consorte e prole e volendo limitare "l'indigestione calorica",  programmo i piatti per realizzarli una volta a settimana. Poi, però,.....non mancano gli intoppi al percorso.
Quanche tempo fa mi trovai costretta ad adattare le mie ansie culinarie, alla limitatezza di chi, a tavola, ha la stessa partecipazione di un bimbo non adeguatamente svezzato e da quel momento i piani della mia "costruzione alimentare" sono rovinosamente crollati.
Per quel giorno avevo, infatti, previsto di dedicarmi alla portata principale del "Menù a Piatto unico" ma il mancato svezzamento del commensale mi ha indotto a recedere dai personali "bellicosi propositi" e da allora mille altri impegni familiari, di lavoro e di volontariato, già in agenda da tempo, hanno impedito la realizzazione del mio desiderio.
Al momento, dunque, non mi resta che offrirvi un piatto "fuori orario"  noto in Svezia con il nome di "Tentazione di Janssons"  e tradizionalmente realizzato  nelle medesime occasioni nelle quali noi condividiamo con gli amici un piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino.
Per cucinare questo succulento spuntino, gli svedesi si servono delle aringhe in scatola ma io, che svedese non sono e dovevo salvare una italica cena con quanto fosse in mio possesso, ho avuto la sfrontatezza di servirmi dei filetti di acciuga salata perennemente custodite nel mio frigorifero oltre che di latte in sostituzione della panna.
Orbene, poichè non ho alcuna intenzione di suscitare svedesi rimostranze, mi limito a proporre questo piatto con il nome di "gratin di patate e acciughe" ben consapevole che trattasi di una preparazione assolutamente eretica rispetto all'originale.
Il risultato, comuque, è stato davvero gradevole: si tratta di un piatto completo confortevole, saporito e delicato al tempo stesso.
Anche l'assaggiatrice ufficiale, dopo aver manifestato italiche rimostranze circa "trovate" non rintranti in più note, comuni e rassicuranti usanze ;-), ha dato la propria approvazione accusandomi di instigazione all'ingrasso! :-D
 
Ho inoltre aderito alla proposta dell'autrice del libro dal quale ho tratto ispirazione (Jody Vassallo, Sale & Pepe, G. Tommasi Ed.) di rendere il sapore di questo piatto un po' meno aggessivo, aggiungendo del finocchio che nella versione tradizionale, ovviamente, non è previsto.
 
Gratin di patate acciughe e finocchi

Ingredienti  per 4 persone:
1 cipolla media
1 finocchio (facoltativo)
4/5 patate medie
15 filetti di acciuga salata
2 uova (non previste nella versione originale)
ml 200 latte (in origine 500 ml di panna liquida)
parmigiano (una leggera spolverata ma non previsto....in Svezia!)
olio
sale
pepe
burro per la teglia

Preriscaldare il forno a 200°
Pulire e tagliere sottilmente la cipolla ed il finocchio.
Pulire e tagliare a julienne le patate.
Pulire e tritare grossolanamente le acciughe salate,
In una padella dal fondo spesso, nel quale è stato versato un giro d'olio, far appassire a fuoco dolce la cipolla ed il finocchio.
Aggiungere le patatate e farle rosolare unendo, nel contempo, anche il trito di acciuga ed una spolverata di pepe.
Quando le patate saranno appena leggermente più morbide, versare il contenuto della padella, in una pirofila da forno preventivamente imburrata.
Al latte tenuto a temperatura ambiente, unire le uova leggermente sbattute, un pizzico di sale, una spolverata di pepe ed una manciata di parmigiano (con moderazione perchè deve solo insaporire).
Versare questo composto nella pirofila. Spolverare leggermente la superficie con altro parmigiano ed infornare per 25/30 min. sin quando il composto di latte e uova sarà rappreso e le patate completamente cotte. Servire dopo alcuni minuti di riposo.

Unico commento: ;-)
....Ci siamo intesi!.....Che dite, il nostro nuovo Papa, apprezzerebbe?
 
n.d.r.:
 a) nella versione originale le patate, tagliate a julienne, vengono disposte nella teglia a crudo e questo giustifica il mezzo litro di panna utilizzato per la cottura in forno 
b) io ho utilizzato latte e due uova: temevo una consistenza brodosa dell'intero composto che, invece, è risultato perfetto.
c) è necessario controllare la cottura delle patate per non avere una poltiglia.
d) utilizzato nella quantità proposta nella ricetta, il finocchio semplicemente attenua la sapidità  del piatto senza lasciare traccia del suo peculiare sapore.
 
Giulietta


2 commenti:

  1. eh...un'acciughina ci sta sempre bene eh?
    carissima devo scusarmi, com'è possibile che non mi sia mai segnata fra i tuoi lettori??? imperdonabile, tutta colpa delle acciughe.....ma ora è finita, mi spiace un po' ma mi devo riposare!
    baci
    cris

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    1. Non ti preoccupare, la vita è fatta di tante cose e certamente il nostro divertimento nei nostri blog è proprio tale e, per quanto mi riguarda, non mi sto ad angustiare per certi particolari anche se mi fa sempre piacere una presenza amica. Grazie per essere divenuta "follower" ;-). Bacio

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