Nel bene (poco) o nel male (molto), volente (molto) o nolente (altrettanto...), per adempiere al mio dovere di brava alunna dell'MTC n. 62, secondo la proposta di Ilaria di Soffici, ho fatto (si fa per dire...) i macarons.
Io sapevo di avere un forno che non ha alcuna sintonia con la meringa (la brucia sempre, lasciandola cruda ed appiccicosa all'interno), ma a questo si è aggiunta una assoluta incapacità di concentrazione data da contrattempi lavorativi e familiari che ha determinato vuoti organizzativi di ogni genere, trasformando questa sfida in una tragicomica saga dei Macarons.
Visto lo scarso risultato, pubblico questa vergognosa esperienza unicamente perché i Macarons li volevo fare da molto tempo (anche se questo non era il momento) e la ricetta, accompagnata da utili e precise indicazioni, sono frutto dell'impegno di un'amica e compagna di Redazione davvero bravissima e che si prodiga in mille modi per l'MTC.
Vi consiglio di dare prima un'occhiata alla ricetta e poi di tornare a leggere la mia esecuzione.
Giorno 1: Mi dedico al template. Ovvero ripasso tutti i servizi di cristallo di casa per trovare la circonferenza idonea ad un macaron.
Alla prova dei fatti risulterà troppo grande e lascerò perdere il template. Salvo che...i macarons che vedete sono frutto di quel template...
Avrei voluto compiere anche qualche altra operazione preparatoria ma il tempo perso dietro ai ...bicchieri ed alla ricerca di una matita necessaria al disegno su carta forno, mi hanno fatto desistere. Dovevo uscire!
Giorno 2. Ho mescolato i colori faticosamente reperiti alla Metro. Li ho mescolati così, alla ca...volo e solo perché alle medie mi hanno insegnato che mischiando il blu con il giallo si ottiene il verde.
Per mescolarli, ho colorato 4 cucchiaini, 1 spatola in silicone e 2 tazze. Il pennello (che non so perchè io lo abbia messo in mezzo...forse pensavo di dover dipingere) per un effetto catapulta del quale ancora non mi capacito, è caduto sul pavimento spruzzandolo di blu ed il lavandino dove, infine, ho cacciato tutto, era verdone scuro.
Giorno 3 Tostare la farina ed unirla allo zucchero a velo, diceva la ricetta.
Io, colta da grande impeto esecutivo, ho pesato la farina e poi l'ho seppellita con identica quantità di zucchero a velo.Eh...però avevo dimenticato di tostare la farina, nè avevo acceso il forno allo scopo
Dopo aver fatto scendere tutti gli dei dal cielo, ho deciso di eliminare con cautela lo zucchero che copriva la farina.... (almeno lo avrei recuperato!), sino a raggiungere quest'ultima che, vigliacca, si era ormai mescolata allo zucchero.
Colta da attacco isterico, ho preso un albume che se ne stava lì tranquillo al suo posto e l'ho unito...alle polveri.
Il composto è ancora conservato al fresco e di tanto in tanto ne mangio un cucchiaino, con grave mio danno perchè mi sa tanto di essere divenuta allergica alla frutta secca.
Ho, dunque, ricominciato da capo, pesando la farina e facendola tostare e quindi setacciandola, insieme allo zucchero.
Ho unito, fiera, l' albume crudo.
Oooooohhhh noooo...l'albume andava preventivamente colorato!
Beh....non facciamoci cogliere dal panico che tanto, ormai contro la sfiga non c'è più nulla da fare. Uniamo il colore all'impasto ormai pronto.
Beh....non facciamoci cogliere dal panico che tanto, ormai contro la sfiga non c'è più nulla da fare. Uniamo il colore all'impasto ormai pronto.
Ve beh...comunque è andata.
Avevo adesso un impasto verde prato di giardino.
Convinta di potermi dedicare alla meringa, rileggo la ricetta e non ti scopro che il croutage poteva durare anche due ore?
Due ore non le avevo proprio. Avrei dovuto portarmi il lavoro al cinema
Esclusa quest'ultima ipotesi, ho riposto tutto in frigorifero.
Ho rinviato tutto al giorno dopo.
Giorno 3 (pomeriggio): facciamo la meringa.
Peccato che fossi uscita al mattino dimenticando di tirare l'albume fuori dal frigorifero per riportarlo a temperatura ambiente.
E' intervenuta in mio aiuto una delle mie migliori idee, una di quelle risolutive: ho messo il contenitore contenente l'albume, nel...forno a microonde e l'ho lasciato giusto il tempo perchè .... si cuocesse.
Bello bianco, come era, avrebbe fatto la felicità di un cacciatore di proteine....non la mia.
Dopo un'oretta o due di scoramento, e colta da depressione, decido di risorgere tentando la sorte con meringa non riposata.
Ha fatto seguito una lotta con un termometro che mi si spegneva se lasciato stazionare senza sollecitazioni (lui non sa ancora che verrà presto licenziato e sostituito. Se lo merita!).
Comunque, unita miracolosamente la meringa all'impasto del giorno prima, ero ormai pronta per il pochage di un composto verde pisellino primavera Findus.
Comunque, unita miracolosamente la meringa all'impasto del giorno prima, ero ormai pronta per il pochage di un composto verde pisellino primavera Findus.
Non parliamo del pochage con il template troppo grande: più che macarons avevo dei panini!
In una seconda infornata ho preferito rinunciarvi producendo a mano libera gusci di macarons più piccoli e più regolari ma....
alla prova forno, risultati così cotti da essere duri ed internamente bruciati.
Mi sono pertanto trovata nella necessità di utilizzare i gusci frutto del template per ottenere i macaron con i quali "far finta" di partecipare a questa sfida MTC..
Mi sono pertanto trovata nella necessità di utilizzare i gusci frutto del template per ottenere i macaron con i quali "far finta" di partecipare a questa sfida MTC..
Giorno 4: prepara una farcia
alle 7,30 del mattino, prima di andare in ufficio (per fare una ganache... che ci vorrà mai!), ho avuto la malaugurata idea di lavare la spatola ma... non l'ho asciugata.
Il cioccolato si è rappreso per colpa di una goccia d'acqua che vi era rimasta vigliaccamente appesa. Mandare tutto all'inferno ed inviare un messaggio ad Alessandra per avvertirla che non avrei partecipato, è stato un attimo!
In serata ho rifatto la ganache.
alle 7,30 del mattino, prima di andare in ufficio (per fare una ganache... che ci vorrà mai!), ho avuto la malaugurata idea di lavare la spatola ma... non l'ho asciugata.
Il cioccolato si è rappreso per colpa di una goccia d'acqua che vi era rimasta vigliaccamente appesa. Mandare tutto all'inferno ed inviare un messaggio ad Alessandra per avvertirla che non avrei partecipato, è stato un attimo!
In serata ho rifatto la ganache.
Giorno 5: fai l'altra farcia e fai finta di decorare i macarons
Giorno 6 scrivi 'sto post che non se ne può più!
Ah...in mezzo a tanto c....o, la foto del croutage me la sono dimenticata e pure quella del fondo del guscio. Del resto, mi sono distrattamente mangiata l'ultimo guscio che era stato tenuto da parte, giusto allo scopo.
Ecco... l'ho detto!
Ma tanto con macarons dal colore prato toscano ingiallito dal sole, con il fondo marroncino chiaro, e l'interno crudo e gommoso, non si vince di sicuro, ...maledetto forno!!!
Quindi partecipo, senza perdere nulla.
La ricetta è di Pierre Hermé, ma voi andate da Ilaria a leggere le modalità di esecuzione io vi indico solo gli ingredienti per i macaron e vi lascio la ricetta per le due farce
150g zucchero al velo
150g farina di mandorle
110g albumi vecchi (almeno 3 giorni) – divisi in due ciotole da 55g l’una
Per lo sciroppo
150g zucchero semolato
50ml di acqua
Una volta eseguiti i gusci, potete dedicarvi alle farce.
La prima:
ganache al cioccolato con ciliegie candite allo sciroppo di marasche
Ingredienti
80 g di cioccolato fondente al 60%
80 ml di panna
2 ciliegie per ogni macaron
Fate fondere il cioccolato in un bagnomaria che sobbolle delicatamente. Scaldate la panna ed unitela al cioccolato ormai fuso, versandovela in tre volte ed amalgamando il composto con una spatola.
Lasciate solidificare ila ganache ed al momento dell'utilizzo, dopo averla riportata a temperatura ambiente, mescolatevi due ciliegie tagliate in due o tre pezzetti
crema caramellata al brandy
Ingredienti:
50 g di burro
35 g di farina
150 g di brown sugar (composto da 150 g di zucchero semolato e 15 g di melassa)
250 ml di latte
5 cucchiai di brandy
estratto di vaniglia
80 g di uvetta
i
fate fondere il burro e scioglietevi il brown sugar, formando una crema liscia.
Dopo averla leggermente scaldato, unite il latte e mesclando lasciate sobbollire la crema per circa qualche minuto, sin quando si addensa e perde il sapore di farina.
Unite a questo punto .l'estratto di vaniglia (mezzo cucchiaino) ed il brandy.
Lasciate rassodare in frigorifero.
Al momento di farcire i macarons, tritate grossolanamente l'uvetta, dopo averla fatta rinvenire in acqua tiepida e mescolatela alla crema.
Decorate i macaronS con fili di caramello biondo o con cioccolato fuso.
Con questo post partecipo ala sfida n. 62 dell'MTC
Sei riuscita a farmi ridere come una matta dopo una giornata che sarebbe stata da piangere!
RispondiEliminaMi sto preparando anch'io ad eseguire i miei primi macaron per inaugurare tappetino e testo sacro arrivati per Natale. A questo punto, non sono più tanto sicura di cimentarmi. Con i casini che combino di solito io, con ricette più semplici, ho paura di vedere il risultato.
I tuoi (comunque) sono belli. Anche il verde un po' "acido" è molto di moda.
Brava Giulietta!
Nora
Hahahahahhahaha muoro Giulietta!!! Una vera epopea e descritta in modo esilarante! Io mi consolo allora, ho semplicemente mescolato la merina al tpt prima di metterci l'albume crudo ma non mi sono scomposta, ho continuato ed è venuto lo stesso. Botta di chiulo pazzesca :-))
RispondiEliminaPs: il verdino findus è un amore ;-)
Divertentissimo il post è tutto sommato non mi sembrano così male i tuoi macarons...anzi!
RispondiEliminaahahahaahahahahahahahahahahhahahahahahaahahahahahah.....ahahahahahahahahaahahah...spe che riprendo fiato ahahahahaahahahhah....non so perché questa cosa mi provoca il riso fino alle lacrime. Anzi lo so, è perché le tue disavventure sono troppo familiari. Ti giuro, più andavo avanti e più mi sentivo vicina a te. E adoro il tuo modo pieno di ironia di affrontare tutta la serie di sfortunati eventi a cui sei andata incontro.
RispondiEliminaTu hai diluito in 6 giorni le tue disgrazie, io in uno e mezzo, ma sono riuscita a fallire 3 volte di seguito.
Insieme al post di Federica, questo è uno dei più divertenti mai letti.
Ti adoro cara Giulietta. Un abbraccio gigantesco.
Ahahahhahahahah!!! Fantastico...lo so dirai ma che avete tutte da ridere per me è stata una tragedia....ahahahhahhahha...ma non riesco a smettere!!! Ti son capitate tutte...però una cosa non l'hai scritta...i commenti di tua mamma!!?!
RispondiEliminaUn super abbraccio
Moni
Beh non sono neanche venuti così male :D Ci stiamo riconoscendo in tante in questo post. Io all'inizio per un momento ho pensato di aver versato lo zucchero della meringa nel TPT ed era già il 25 pomeriggio...volevo piangere. Poi mi sono accorta che non avevo fatto nessun errore. Ma poi. Prima volevo scomparire. :D P.S. a me quel verde piace. Voi fare cambio con i miei?
RispondiEliminaPero a me il verde Findus piace e neanche poco ! Certo, solo alla Corte di Cassazione non sapevano delle tue disavventure e spero che nessuno dei tuoi clienti abbia letto il post se no la pagnotta non so come la guadagni....una risata dal cuore in questo pomeriggio grigio e cupo romano ci voleva. Grande !!!
RispondiEliminaEsatto sono con Monica, in tutto quello che ti è capitato non ho trovato i commenti di tua mamma, e ci sono due possibilità o ha scrollato inesorabilmente la testa e ti ha abbandonata al tuo destino oppure non puoi riportare la serie di improperi verso te e l'MTC tutto ahahahahahahaah. Comunque detto ciò alla fine mica sono così male i tuoi macaron. Il colore è un po' violento, ma poi durante la cottura (e tutto quello che gli hai fatto subire) si è mitigato parecchio. Le farce mi sembrano ottime, in particolare la crema caramellata al brandy. Grazie di aver tenuto duro e di aver partecipato comunque. Smack!
RispondiEliminaLo sai che la sfiga ci vede sempre ed inesorabilmente benissimo!
RispondiEliminaMi hai fatto morire.. ma alla fine ce l'hai fatta a farli, e la prossima volta che ti cimenterai ti sembreranno la roba più facile del mondo!
pensa a cosa ci saremmo persi noi, a non poter leggere questo tuo post. 5 minuti di risate, senza freni inibitori. Non saranno i macaron piu' belli della sfida, ma la tua storia, sicuramente lo e'. E l'mtc e' anche questo, come tu sai meglio di me. Bravissima!
RispondiEliminaComplimenti per la perseveranza! E grazie per le risate... :-)
RispondiEliminaNon ti sei arresa e hai pubblicato...il vero spirito MTChallenge!
e ora rido di gusto. Dimmi la verità: quando ci riprovi????
RispondiElimina