L'autentica mangiatrice di biscotti è mia madre, ma lo è diventata solo da quando è andata in pensione.
Prima usciva di casa dopo aver urlato in tutte le camere: "sono le 7,30, alzatevi!"
Non era vero. Non erano le 7,30 ma le ...7,20!
A quel punto scattava l'allarme generale, ci infilavamo rapidissimamente in bagno e alle 7,45 io uscivo dalla porta "scapicollandomi" giù dalla discesa e passando come un razzo davanti all'officina di un meccanico che per 13 anni credo non abbia avuto bisogno alcuno dell'orologio, svolgendo io il ruolo di suo segnatempo.
Dopo la mia maturità, lui ha chiuso l'officina ed io ho "perso il lavoro".
Non per niente "Università" fa rima con "libertà" e a quel punto gli orari me li davo da sola e mai ho goduto come in quegli anni.
E non fatevi l'occhiolino vicendevole perchè mi sono laureata per tempo e dunque...il tempo l'ho usato bene ;-)
Tutto questo per dirvi che il biscotto è un'invenzione della quale non abbiamo potuto usufruire: al massimo, il lunedì mattina, tra le brume del sonno appena abbandonato, riuscivamo ad arraffare una fetta di torta avanzata dal giorno prima, sbriciolando per tutta la casa....
Da madre "snaturata", la mia, non preparava la colazione perchè non c'era il tempo materiale per farla.
Lei contava sulla focaccia che - bei tempi, quelli!!! - veniva venduta a scuola dai bidelli.
Ora Juri e Dani di Acqua e Menta (un blog davvero bellissimo, perché carico di utilissimi e scientifici consigli!), chiedono biscotti per la sfida MTC n. 56.
E chi li conosce....???
Se il palato te lo fai da ragazzino, il biscotto è entrato a palato fatto e devo dire che non mi appassiona.
Dai su, qualche pacchetto in casa, qua e là, è entrato...ovvero "chilate" di "Marie" acquistate allo spaccio della Saiwa che tuttavia non incontravano la mia stima e dunque denuncio una scarsa cultura sull'argomento.
Però la frolla la so fare e il tempo concesso per partecipare a questa sfida MTC l'ho perso nel tentativo di modificare la ricetta all'olio di Dani aggiungendo del cacao.
La prova fatta non mi ha soddisfatta e dunque ho dovuto frenare e tornare sui passi sicuri della ricetta data, aggiungendo una nota di arancia e qualche pinolo (....per la gioia della Van Pelt!).
Di questi biscotti, buoni perchè artigianali, mi piace ancor più la forma, che utilizzerò anche in altre occasioni.
Tombolini di frolla all'olio con arancia e pinoli
Ingredienti:
250 g di farina 00 (per dolci)
150 g di olio di semi di arachide)
100 g di zucchero a velo
40 g di tuorli (2 tuorli)
la scorza di un'arancia
un pizzico di sale
250 g di farina 00 (per dolci)
150 g di olio di semi di arachide)
100 g di zucchero a velo
40 g di tuorli (2 tuorli)
la scorza di un'arancia
un pizzico di sale
35 g di pinoli
35 g di scorza di arancia candita
Predisponete pinoli e scorza di arancia tritandoli finemente al coltello e preriscaldate il forno a 170° C.
In una ciotola mescolate l’olio con la scorza dell'arancia, lo zucchero e i tuorli, fino ad ottenere un composto omogeneo.
Aggiungete il sale ed, in ultimo, la farina.
Lavorate fino a ottenere un impasto omogeneo.
Inizialmente il composto vi sembrerà piuttosto liquido ma, lavorandolo con una spatola, acquisirà sempre più consistenza.
A questo punto unite il trito di pinoli e arancia candita.
Formate una palla, avvolgetela in una pellicola e lasciate a riposare in frigorifero il vostro impasto per almeno un’ora.
Trascorso il tempo necessario, estraete la frolla dal frigorifero e staccate piccole parti di impasto con le quali formerete delle palline da inserire negli incavi di uno stampo in silicone a mezze mini-sfere.
Abbiate l'accortezza di non riempire totalmente le mezze sfere poiché in cottura la frolla gonfia leggermente e uscirebbe dagli incavi compromettendo la bellezza della forma.
Inserite lo stampo in silicone all'interno di una teglia (operazione opportuna non solo per il complessivo equilibrio dell'intero stampo, ma anche perché in cottura la frolla tenderà a rilasciare olio), coprite lo stampo con la carta forno e sovrapponetevi altra teglia in aderenza (altra operazione opportuna affinché i "tombolini" restino piatti).
Lasciate cuocere in questo modo per 12-13 min. A questo punto eliminate la teglia sovrapposta e la carta forno e proseguite la cottura per altri 6-7 min.
Sfornate e lasciate che si raffreddino: sono delicatissimi e se tentaste di rimuoverli dagli incavi prima del totale raffreddamento, li distruggereste.
....Degni compagni di un buon caffè anche a chiusura di una cena.
Bellissima forma! invitanti
RispondiEliminaPure mia madre quando ci svegliava barava sull'ora, per farci sbrigare. Solo che noi l'abbiamo sgamata subito e ce la prendevamo comoda, sapendo di avere tempo. :-) In più lei ci preparava sempre la colazione: quando ho cominciato a lavorare le ho detto che poteva anche dormire, che alla colazione ci avrei pensato io, ma lei niente: si alzava alle 6:30 e preparava la colazione a tutti. A mia sorella la portava addirittura a letto, altrimenti mademoiselle sarebbe uscita di casa digiuna: una cosa che una mamma sicula non può assolutamente tollerare!!!!
RispondiEliminaPassiamo invece ai tuoi tombolini: ma lo sai che l'idea di usare gli stampi a semisfera è geniale? Mi piace da matti e mi sa che te la ruberò!!! E già che sono in vena di furti, qualcosa mi dice che ti ruberò pure la ricetta. ;-)
Un abbraccio!!!!
Pinoli e arancia, accostamento buonissimo. E anche la forma è deliziosa.
RispondiElimina...
p.s. io tua mamma la capisco. anch'io baro sull'ora con i miei figli :-)
Mi sa che tutte le mamme barano sull'ora al mattino, vedo che è una cosa comune in tutte le case ;-)
RispondiEliminaE questi biscottini a cupoletta, semplici ma pieni di sapore, sono da mangiare uno in fila all'altro, come le ciliegie!
Un bacio
Ma che carini questi biscottini, mi piacciono un sacco!!! Bravissima Giulietta! :)
RispondiEliminala focaccia del Colombo era la migliore del mondo.
RispondiEliminaE le Oro Saiwa facevano schifo pure a me. Eran buone solo per il salame dolce.
Secondo me, la nostra generazione non era "quella dei biscotti": le icone della mia infanzia sono la Girella e il Buondì motta (al cioccolato) e quelle dell'Università tutta la produzione del Mulino Bianco. Ma in mezzo, c'eran solo sleppe di focaccia, a tutte le ore.
Però, questi biscotti mi sembran buoni.
tutto merito dei pinoli, sia chiaro :-)