martedì 15 marzo 2016

Zuppetta di seppie e carciofi




E' vero che sui pescherecci si lavora sodo e si lavorava faticosamente ancora di più nel passato, quando sotto coperta non esistevano cucine attrezzate.
I pescatori, dunque, staccavano le loro barche dalle banchine e si dirigevano in mare aperto. Lì restavano anche per alcuni giorni consecutivi e,  se si trattava di mercantili, erano lontani dalle coste per lunghi periodi.
Comunque la si voglia girare, gli uomini di mare, da che mondo è mondo, ora come allora, necessitavano di cibo e mangiavano ciò che avevano a bordo.
A bordo, spesso, avevano....pesce e poco più.
Ora ho provato ad immaginare quel "poco più".
Diciamocelo, fossi stata un vecchio "lupo di mare" sul punto di aprire l'uscio di casa con la prospettiva di perdermi, con i miei compagni, tra i flutti del mare aperto, avrei cercato di sottrarre da casa qualche genere commestibile.
Ebbene, mi sono detta, per quel poco di ligure che ho nelle vene, partendo dal porto di....Albenga, non avrei, forse, infilato nella sacca quattro carciofi ed un pezzo di pane nero ormai raffermo?
Vabbè diciamo che i pescatori di quel lontano periodo storico, non essendo ancora nata la mia amica Valentina Venuti, non avrebbero saputo dove prendere un pane con farina multicereali oltre al grano arso.
Però non stiamo a sottilizzare....
E non sottilizziamo neanche sul fatto che in casa avevo quattro carciofi...sardi e non di Albenga. Il clima e la stagionalità non potevano permettere molto di più.
Venendo a noi, mi sono trovata tra i flutti della 55esima sfida MTC per la proposta di Anna Maria, blasonata chef, Presidente AIFB e vincitrice della sfida precedente, a preparare un brodetto dell'Adriatico o, comunque, una zuppa di pesce secondo le indicazioni da lei fornite nel suo post
Su questa pista, con l'attenzione rivolta alla stagionalità, ho dovuto muovermi utilizzando quel che avevo in casa: due seppie, quattro carciofi, oltre al pane regalatomi da Valentina.
E con questi ingredienti, ho proceduto. 
Del resto le seppie sono molluschi cefalopodi diffusissimi nel Mediterraneo, soprattutto nei tratti di mare con fondali rocciosi e misti a sabbia e fango.
Si possono catturare nel periodo tra settembre e gli inizi della primavera anche da riva, ma la modalità più fruttuosa è quella della pesca da barca, con la tecnica a traino, ovvero trainando lentamente l'esca sul filo della corrente, dopo averla calata in mare.
Insomma, non  faccio per vantarmi, ma  a casa avevo giusto due seppie fresche e con queste ho immaginato di preparare una zuppetta.
Zuppetta di seppie e carciofi (dosi per 2-3 persone)
Ingredienti
600 g di seppie (2 seppie)
4 carciofi
6 fette di pane tostato
2 spicchi di aglio
vino bianco
olio
sale
peperoncino giallo
senape in polvere
prezzemolo

Pulite le seppie ed i carciofi, tagliando questi ultimi in quattro. Se non troppo duri, ne potrete utilizzare anche i gambi.
Tagliate le seppie in grossi pezzi, cercando di mantenere integre le parti con i tentacoli, per rendere il piatto maggiormente scenografico.
Tostate il pane.
In una casseruola dal fondo non eccessivamente ampio, versate dell'olio e ponete all'interno anche un grosso spicchio di aglio lasciandolo lentamente rosolare.
Quando è imbiondito, eliminatelo e, alzata la fiamma. versate in pentola i molluschi.
Fateli  rosolare rapidamente, aggiungete un'abbondante spruzzata di vino bianco, lasciate che l'alcol evapori ed abbassate la fiamma al minimo.
Aromatizzate con un pizzico di peperoncino ed la punta di cucchiaino di senape in polvere.
Coprite con il coperchio e lasciate sobbollire lentamente per circa 35/40 min.
Nel frattempo, versate olio in una padella che possa contenere i carciofi, unite il secondo spicchio di aglio e, come fatto in precedenza, attendete che si rosoli lentamente.
Eliminatelo e versate in padella i carciofi.
Lasciate che prendano un minimo calore e quindi sfumateli con il vino bianco.
Quando l'alcool sarà evaporato, unite poco peperoncino giallo insieme ad una nuova punta di senape in polvere.
Ponete un coperchio sulla padella, lasciando stufare.
Aggiungete poca acqua se doveste avvedervi che il fondo è troppo asciutto.
Quando i carciofi saranno cotti, ma ancora croccanti, ovvero cinque minuti prima del termine, travasateli nella  casseruola dove state cuocendo le seppie e lasciate terminare la cottura
Le seppie saranno cotte quando avvertirete che le loro carni sono morbide e non gommose.
A questo punto aggiustate la sapidità del piatto con il sale e spolverate il tutto con il prezzemolo.
Il vino, unitamente all'acqua rilasciata dalle seppie in cottura, costituiranno il saporito liquido nel quale potrete far ammorbidire il pane tostato

Beh...visto che l'ho usato, vi lascio anche il link relativo al pane di Valentina: pane di campagna con lievito madre liquido




Con questa ricetta partecipo a MTC n. 55 del mese di marzo 2016




6 commenti:

  1. Forse non sarà proprio un vero brodetto di pesce...ma a me sembra davvero buonissimo :) mi viene in mente di farne un'insalata, con i carciofi e le seppie arrostiti alla brace con aglio e prezzemolo...GNAM!

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  2. .....una zuppa con due elementi a me carissimi : credo sia davvero ottima!

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  3. Tecnicamente parlando, un bodetto non è. Per cui non so se ai fini della gara bla bla bla. Golosamente parlando, invece fa' in modo di farmene trovare una marmitta, se mai dovessi arrivare in stagione di carciofi :-)
    e comunque io ci avrei messo due pinoli :-)

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  4. concordo con Alessandra, preparane una marmitta ;)
    Baci

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    1. ah ovviamente intendevo che arrivavo anche io a pranzo ahahhaha

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  5. E' vero, tecnicamente non sarebbe un broetto ma m'immagino che la moglie del pescatore, abbracciando forte ancora una volta prima di lasciarlo andare, gli abbia consegnato una cesta in vimini o un sacchetto di iuta, con un pezzo di pane e quattro carciofi. Con somma soddisfazione di tutta la ciurma :) Anna Maria

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