martedì 2 luglio 2013

Acciughe ripiene "a modo...nostro"


Accade di andare in un ristorante e di scegliere, quale antipasto, delle acciughe ripiene.
Accade e, per questo piatto, accadde molti anni fa.
Forse accadde proprio all'inizio delle incursioni gastronomiche indette da mia madre per festeggiare la definitiva uscita da casa anche del secondo figlio maschio e quindi l'inizio di una nuova vita..... da donne libere ;-)
Festeggiavo anch'io perché tornare ad essere figlia unica, dopo una trentina di anni di condivisione con due ingombranti fratelli,  fu un'esperienza gratificante ;-)
Provate voi ad convivere con due uomini di cui l'uno si chiama "bastian contrario" a tutto ciò che affermi, mentre l'altro "spulcia" meticolosamente ogni tua parola, precisando ulteriormente il concetto che avevi espresso.....esattamente nei termini nei quali lo hai espresso....e nulla più ;-)
Orbene, in quell'occasione che, a quanto ricordo, fu in un ristorante di Santa Margherita Ligure, ordinammo acciughe ripiene e non erano come ce le saremmo immaginate.
A domanda di migliori delucidazioni, ci dissero che la farcia era composta da acciughe e ricotta. Il resto della ricetta rimase avvolto nel mistero.
Mia madre, tuttavia, non si diede per vinta e, tornata a casa, cercò una replica di quanto avevamo assaggiato.
Nella tradizione di famiglia è così entrato questo piatto, frutto di una ricerca  "bendata" e quindi senza certificazione di originalità ma, senza dubbio, ugualmente gustoso.
.....E comunque, diciamolo, le acciughe pescate nel Golfo del Tigullio.....godono di un "punteggio maggiorato" rispetto alle acciughe di altri mari....
....E questo ve lo dice una che è scevra da ogni forma di campanilismo ligure :-)

 Acciughe ripiene "a modo...nostro"


Ingredienti (per 18 acciughe ripiene)
gr 1200 c.a acciughe
gr 120 ricotta
1 uovo piccolo
parmigiano (un cucchiaio)
1 spicchio di aglio (grosso)
buccia di mezzo limone
sale
pepe
timo fresco
prezzemolo
olio EVO
pane grattugiato
15 pomodorini pachino

Eviscerare le acciughe togliendo la testa e la spina centrale. Aprirle a libro e lavarle lasciandole  scolare.
Tritare prezzemolo e timo
Scaldare il forno a 180°
Suddividere le acciughe in tre mucchietti di pari numero (più o meno ;-)
1/3 servirà per il ripieno.
1/3 verrà utilizzata quale base
1/3 sarà necessaria per la copertura
Tritare grossolanamente, con l'aiuto di un coltello, le acciughe scelte per il ripieno e versando tutto in una ciotola unendo, in successione, la ricotta, il parmigiano e l'uovo. Amalgamare l'impasto.
Aggiungere la scorza grattugiata del limone, il trito di prezzemolo e timo, l'aglio (che io ho fatto passare attraverso lo spremiaglio) ed un goccio di olio. Aggiustare il sapore con il sale ed il pepe.
Compattare leggermente il composto.
Ungere una teglia con poco olio e disporvi, stendendole una accanto all'altra,  le acciughe scelte quale base.
Formare, con le mani, delle quenelle con il composto di acciuga contenuto nella ciotola e porle sopra alle acciughe stese nella teglia. Coprire ogni quenelle con l'ultimo terzo di acciughe messe da parte.
Aprire i pomodorini e  distribuirli tra un'acciuga ripiena e l'altra, riempiendo gli spazi rimasti vuoti.
Spolverare con una manciata o due di pane grattugiato, un po' di timo, un po' di pepe. 
Un giro d'olio e la teglia può andare in forno per 20 min.
Servire le acciughe tiepide o a temperatura ambiente, accompagnandole con insalata o patate bollite.

n.d.r.
a) Poiché d'estate campo soprattutto di pesce mentre le esperienze culinarie con la carne mi mandano in crisi, il pescivendolo, durante i mesi di giugno e luglio, diventa mio amico :-) e questa volta le acciughe me le ha pulite lui...... trallallerro-trallalla!!!!
b) la dimensione delle acciughe deve essere idonea all'uso, ovvero i pesciolini non devono essere troppo piccoli;
c) per regolarmi circa la suddivisione in terzi, in genere conto le acciughe ed utilizzo quelle di dimensioni inferiori per il ripieno;
d) timo e limone sono il mio "tocco personale" a modernizzazione di una ricetta che quando fu clonata da mia madre non li prevedeva.
Io ho utilizzato questa acciughe quale secondo piatto in una cena con alcuni amici, come  tuttavia ho ricordato sopra, possono costituire anche un ottimo antipasto.
Giulietta














8 commenti:

  1. Confermo: nata a Milano da mamma maremmana e papa' bergamasco, affermo che le acciughe del Tigullio sono le migliori del mondo. Pero' la tua ricetta di famiglia mi sa che la provero' anche con le acciughe "nordiche"

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    1. persino le acciughe pescate lungo la costa toscana,non sono la stessa cosa...ma comunque, quando siamo in Maremma, le usiamo ugualmente ;-)
      Quando le avrai fatte, dammi notizie :-)

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  2. Ecco che mi si è aperto un mondo! Con un ripieno simile (giuro) non le avevo mai mangiate... DEVO PROVARLE!!! Se riesco le posso anche prevedere per un aperitivo in campagna con gli amici... me le vedo bene sul tavolone sotto il glicine, che ne dici?
    Baci bella ragazza...
    Nora

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    1. Provale perché sono insolite ma buonissime. Anche noi, prima di scoprirle in quel ristorante, non ne conoscevamo l'esistenza e la possibilità.
      Credo che in un aperi-cena stiano benissimo anche come piatto centrale e mi pare che sotto il glicine stiano benissimo :-)

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  3. Pensa che fino all'anno passato io lavoravo in un bistrot che si chiamava Acciuga Salata, naturalmente in Liguria...... scommetto che indovini qual era la nostra specialità;)!!!!

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    1. ma vaaaa???? ed erano di questo genere?.....Nel caso sarei sulle tracce dell'originale.... :-O

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  4. Ottime! Tienile in caldo che la raccolta continua :-)

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  5. le alici non sono tra i pesci che uso maggiormente, tuttavia la tua farcia è deliziosamente invitante!

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