Come ho già scritto ho voglia di cucina "a tutto tondo", ovvero non vorrei limitarmi ad approfondire e scoprire ricette di pasticceria ma vorrrei sondare anche il mondo dei primi piatti e quello delle seconde portate soprattutto stufati, spezzatini, brasati....e l'inverno è il periodo più adatto.
Insomma, in conclusione, mi è venuta voglia di rivedere un po' l'impostazione del blog.
Due le sollecitazioni che mi hanno condotta a questa decisione.
La prima: la scorsa estate, in Toscana, sono stata particolarmente attratta ed incuriosita dalla realizzazione della pasta fresca a mano ed il desiderio di cimentarmi anch'io, per il gusto di riscoprire i sapori di quando ero ragazzina, si è impadronito di me.
Due le sollecitazioni che mi hanno condotta a questa decisione.
La prima: la scorsa estate, in Toscana, sono stata particolarmente attratta ed incuriosita dalla realizzazione della pasta fresca a mano ed il desiderio di cimentarmi anch'io, per il gusto di riscoprire i sapori di quando ero ragazzina, si è impadronito di me.
Mi rendo conto: si tratta soprattutto di una sfida con me stessa alla quale, tuttavia, non vedo ragioni che giustifichino una rinuncia; potendo infatti limitare la quantità realizzata a due soli commensali (io e mia madre), tentativi, esperimenti ed eventuali fallimenti comporterebbero una fatica minima e, comunque, sarebbero utilizzati per la nutrizione senza giungere all'invereconda sorte di finire nella spazzatura.
La seconda sollecitazione è di ordine molto pratico: postare quasi esclusivamente dolci.....è ingrassante :-) perchè bisogna mangiare i fallimenti, ripetere la ricetta ed infine....ri-mangiare....
Senza considerare che anche le realizzazioni soddisfacenti ben difficilmente trovano spazio per essere gustate una seconda volta :-(
Da qui l'idea di una nuova impostazione del blog: la successione dei post sarà strutturata secondo la realizzazione di un menù: primo, secondo piatto e dolce. Ovvio che talvolta il tutto potrà essere preceduto anche da un piccolo antipasto.
Beh, un menù potrebbe anche prevedere un piatto unico; in tal caso i post si articoleranno secondo il seguente ordine: entrée, piatto unico, piatto di intermezzo/uscita e dolce.
E' mia intenzione, peraltro, raccogliere le ricette di ogni singolo menù in modo che questi ultimi possano risultare di facile consultazione.
Nella concretezza, comunque, il blog conterrà due distinte sezioni: una dedicata, appunto, ai MENU' ed una seconda, FUORI MENU', per dare spazio a quei piatti che non sono idonei ad essere serviti in una cena, oppure alle ricette realizzate per la partecipazione all'MTChallenge
Allora....cominciamo!
E' mia intenzione, peraltro, raccogliere le ricette di ogni singolo menù in modo che questi ultimi possano risultare di facile consultazione.
Nella concretezza, comunque, il blog conterrà due distinte sezioni: una dedicata, appunto, ai MENU' ed una seconda, FUORI MENU', per dare spazio a quei piatti che non sono idonei ad essere serviti in una cena, oppure alle ricette realizzate per la partecipazione all'MTChallenge
Allora....cominciamo!
La settimana scorsa ho postato il risotto alla pizzaiola e...non crediate sia stato semplice pensare un abbinamento con il quale proseguire una ipotetica cena.
Alla fine ho scelto un piatto dall'impronta nettamente mediterranea: una ricciola all'acqua pazza; mi è parso potesse sposarsi bene con il risotto del post del 25 ottobre u.s.
Il pesce tradizionalmente utilizzato per la cottura all'acqua pazza è il branzino oppure l'orata ma avendo trovato sul mercato una ricciola bellisima, l'ho acquistata e al momento di cucinarla non ho saputo resistere alla tentazione di cuocerla secondo questa ricetta che è la mia preferita.
Vi assicuro che, con la sua polpa un po' soda e saporita, mi è piaciuta tantissimo e sono giunta alla conclusione: branzino bollito, orata al cartoccio, ricciola.... all'acqua pazza.
Ed allora.....procuratevi una ricciola (ma anche un branzino o un'orata ;-), ...ovvio
Ricciola all'acqua pazza (secondo mia madre)
Ingredienti:
la ricciola della foto aveva un peso di circa gr. 700. ma
per 4 persone serve...
1 ricciola da gr. 1000/1200
10 pomodorini
4 patate
mezzo bicchiere di vino bianco
1 filetto di acciuga
un cucchiaio di capperi
2 spicchi di aglio
olio
prezzemolo q.b.
sale
Sbollentare e spellare i pomodorini, tagliandoli a metà.
Sciacquare i capperi per togliere il sale.
In una pentola piena d'acqua porre le patate intere e con la buccia; farle precuocere per 5/7 min., scolarle, spellarle e tagliarle a fette un po' spesse.
In un tegame munito di coperchio versare l'olio e farvi rinvenire per 2 min. l'aglio ed una spolverata di prezzemolo.
Aggiungere il vino lasciando che l'alcool volatilizzi.
Adagiare nel tegame il pesce ed, a seguire, anche i pomodorini spellati, i capperi, le fette di patate precedentemente sbollentate ed il filetto di acciuga.
Lasciare che si formi il sughetto
Allungare con un bicchiere d'acqua o quanto basta affinchè il pesce possa cuocere lentamente (a fuoco basso) senza bruciarsi.
Coprire il tegame e portare a cottura. Serviranno circa 15 min.
Il pesce è cotto appena la pinna si stacca dal dorso.
Spolverare con il rimanente prezzemolo.
n.d.r.:
a) La ricciola acquistata aveva un peso di circa 700 gr: per due commensali eraabbondante. Davanti ai fornelli abbiamo capito che...avremmo avuto bisogno di un tegame più grosso ma....chi ce lo faceva fare di andare in dispensa e tirarlo fuori....:-D
b) Sbollentare precedentemente le patate evita che il tempo di cottura del pesce si riveli insufficiente per la cottura di questo ortaggio.
c) Il filetto di acciuga è un "segreto" assolutamente toscano: i toscani la infilano nelle ricette, appena ciò sia possibile, per rafforzare il sapore del piatto.....Pensate che mia madre inizialmente mi ha detto: "....ma tu non dirlo che c'ho messo l'acciuga".....
Un saluto a tutti. Giulietta
Ingredienti:
la ricciola della foto aveva un peso di circa gr. 700. ma
per 4 persone serve...
1 ricciola da gr. 1000/1200
10 pomodorini
4 patate
mezzo bicchiere di vino bianco
1 filetto di acciuga
un cucchiaio di capperi
2 spicchi di aglio
olio
prezzemolo q.b.
sale
Sbollentare e spellare i pomodorini, tagliandoli a metà.
Sciacquare i capperi per togliere il sale.
In una pentola piena d'acqua porre le patate intere e con la buccia; farle precuocere per 5/7 min., scolarle, spellarle e tagliarle a fette un po' spesse.
In un tegame munito di coperchio versare l'olio e farvi rinvenire per 2 min. l'aglio ed una spolverata di prezzemolo.
Aggiungere il vino lasciando che l'alcool volatilizzi.
Adagiare nel tegame il pesce ed, a seguire, anche i pomodorini spellati, i capperi, le fette di patate precedentemente sbollentate ed il filetto di acciuga.
Lasciare che si formi il sughetto
Allungare con un bicchiere d'acqua o quanto basta affinchè il pesce possa cuocere lentamente (a fuoco basso) senza bruciarsi.
Coprire il tegame e portare a cottura. Serviranno circa 15 min.
Il pesce è cotto appena la pinna si stacca dal dorso.
Spolverare con il rimanente prezzemolo.
n.d.r.:
a) La ricciola acquistata aveva un peso di circa 700 gr: per due commensali eraabbondante. Davanti ai fornelli abbiamo capito che...avremmo avuto bisogno di un tegame più grosso ma....chi ce lo faceva fare di andare in dispensa e tirarlo fuori....:-D
b) Sbollentare precedentemente le patate evita che il tempo di cottura del pesce si riveli insufficiente per la cottura di questo ortaggio.
c) Il filetto di acciuga è un "segreto" assolutamente toscano: i toscani la infilano nelle ricette, appena ciò sia possibile, per rafforzare il sapore del piatto.....Pensate che mia madre inizialmente mi ha detto: "....ma tu non dirlo che c'ho messo l'acciuga".....
Un saluto a tutti. Giulietta
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