Alcuni giorni fa, entrata da Feltrinelli, mi dirigo come mio solito, agli scaffali dei libri di cucina e tra le varie proposte noto anche l'ultimo e probabilmente anche il primo libro dello chef Carlo Cracco.
Diciamolo: l'uomo sarà anche bello ma, a mio giudizio, non brilla per simpatia, per cui prima di assumere l'iniziativa di sfogliare le pagine del volumetto, ho dovuto proprio accertarmi che non vi fosse niente in grado di suscitare il mio interesse.
Stavo, dunque, per scendere le scale dando per scontata l'inutilità della visita, quando un misto di curiosità e scetticismo hanno stancamente condotto la mia mano a sollevare una copia del libro ed a sfogliarlo con opaco interesse.
Cosa mi ha improvvisamente fatto cambiare idea?
Il libro è un misto tra accenni di vita personale e ricette semplici: si parte da alcune indicazioni di base attraverso vere e proprie lezioni di cucina, si prosegue con l'indicazione di una determinata ricetta ed al termine viene aggiunto "il tocco dello chef" in grado di far brillare di luce nuova piatti che, ad una veloce scorsa, possono apparire scontati.
Insomma, non si tratta della solita raccolta di ricette da chef, dai nomi carichi di straordinarie promesse ed elaborate con una creatività spesso inarrivabile ma di un nuovo modo, molto moderno ed intelligente, di riproporre ricette che se non sono della nonna, hanno ormai spazio nella elaborazione culinaria di chiunque nutra un minimo di interesse per la cucina e cerchi di praticarla.
La "lezione di cucina" dissipa dubbi e risponde ad interrogativi che talvolta si pongono di fronte ad eventuali errori e fallimenti ed il "tocco dello chef" ridona novità, attualizzandoli, a piatti che potrebbero andare incontro ad un lento abbandono.
Insomma mi è piaciuto, l'ho comprato e l'ho letto.
Tra quelle pagine mi ha incuriosito ed affascinato un "tocco": l'accoppiamento di carote e curcuma.
Il libro contiene una ricetta di crema di carote dalla quale mi sono del tutto distaccata nel desiderio di ottenere qualcosa di un pochino più saporito rispetto a quanto mi è parso emergesse dalle indicazioni di Cracco ma non mi sono sottratta all'aggiunta della curcuma che non avevo mai provato in vita mia.
Chiedendo in giro mi sono state date indicazioni su dove avrei potuto acquistare questa spezia e, una volta trovatala, mi sono detta che se la curcuma ha raggiunto Genova, significa che non è proprio più possibile sottrarsi alle "contaminazioni" esotiche subite dalla cucina negli ultimi venti anni.
Inutile, la classe di uno chef non è acqua: una spolverata di curcuma è in grado di rendere questa ricetta semplice e dal sapore quasi banale, un piatto davvero interessante e tale da poter essere preso in considerazione per una cena tra amici raffinata e leggera.
Quella che vi indico non è neanche lontanamente la ricetta di Cracco ma solo una mia personale elaborazione, frutto di spicciola ed elementare esperienza.
Da Cracco ho tratto solo l'idea di aromatizzare la crema con la curcuma (lui fresca, io.... in polvere) e se non avessi avuto il libro, non avrei mai potuto pensarci.
Crema di carote e curcumaIngredienti (per 4 persona).
500 gr carote
1 scalogno
1 porro di media grandezza
500 ml acqua
sale
olio
20 gr burro
50 ml panna
2 gr curcuma in polvere
200 gr di filetto di nasello
Tagliare a rondelle sottili le carote ed il porro e metterli da parte.
Bollire il nasello.
In una pentola larga e dai bordi alti, versare un po' di olio e la noce di burro facendovela sciogliere a fuoco dolcissimo.
Aggiungere lo scalogno tritato finemente sino a farlo stufare sempre mantenendo il fuoco bassissimo.
A questo punto versare nella pentola le fettine di carota e porro e lasciare che si insaporiscano aggiungendo il sale; quando le verdure si saranno leggermente insaporite, aggiungere l'acqua e portare a bollore.
Appena il composto si sarà disfatto, togliere dal fuoco per ridurlo in crema con l'aiuto del frullatore ad immersione. aggiungere la panna e la curcuma.
Porre la crema in una zuppiera o porzionarla nei singoli piatti decorando con la polpa sfaldata del nasello. Condire il tutto con un giro di olio a crudo che, a mio giudizio, è essenziale per completare il piatto.
.......Sentirete la bontà, la delicatezza e la raffinatezza del sapore.
n.d.r.: Cracco consiglia la curcuma fresca: io non solo l'avevo in polvere ma non me la sono sentita di utilizzarla nella quantità che lui sembrerebbe suggerire
Per correttezza e per interesse che credo, a questo punto, di aver potuto suscitare, vi trascrivo la ricetta originale dello chef:
Ingredienti (per 4 persone)
n. 6 carote (cica 500 gr)
20 gr di curcuma fresca (un po' meno se in polvere) (n.d.r.:lascio a voi commenti e riflessioni)
olio
sale
Lavate le carote senza pelarle e fatele cuocere in acqua bollente salata. Quando saranno morbide, scolatele e schiacciatele con una forchetta fino a ridurle in poltiglia e, se necessario, utilizzare anche un mixer o un frullatore ad immersione. Otterrete una purea setosa ed impalpabile, molto liscia che volendo, potrete ultilizzare anche in accompagnamento a carne o pesce....Se invece preferite una crema aggiungete un po' d'acqua o del brodo vegetale. Completare con un filo di olio.
Cracco propone l'abbinamento della crema con i canestrelli ovvero capesante in miniatura tipiche della laguna di Venezia.
E non ti vado a scoprire che il colore del contest Food & Colors di Essenza in Cucina del mese di novembre 2012 è proprio l'arancio? Anche se allo scadere dei termini, partecipo anch'io perchè questa crema val la pena di essere reclamizzata...
E non ti vado a scoprire che il colore del contest Food & Colors di Essenza in Cucina del mese di novembre 2012 è proprio l'arancio? Anche se allo scadere dei termini, partecipo anch'io perchè questa crema val la pena di essere reclamizzata...
eh, dici bene, cara Giulietta, la classe non è acqua e lo penso anch'io.. questi personaggi, che secondo i nostri umori possono a volte sembrarci un po' pieni di sé, non mancano comunque di scoprire accostamenti inusuali, che riescono a valorizzare anche piatti classici come la vellutata di carote. Brava ad aver insistito l'operazione "spulciolibriperlacquisto"
RispondiEliminaGRAZIE!!!
Un libro è sempre una ricchezza. Grazie a te della visita.
Eliminaecco a cosa servono i libri di cucina, per darci la giusta intuizione al momento giusto! Pure io trovo questo libro interessante e me lo sono letto sulle tribune della piscina mentre mio figlio faceva il suo bel corso di nuoto.
RispondiEliminaLa tua ricetta è splendida, bravissima!
buona domenica,
Vale
I libri sono una grande risorsa: alla fine non sono in grado di farne a meno per non appiattirmi. Grazie per il complimento; invero io sono "estasiata" da quel tocco di curcuma tanto che utilizzerò questa crema presto in una occasione ufficiale. Buona settimana!
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