Le motivazioni per le quali, qualche sera fa, io mi sia trovata a guardare un film drammatico, intriso.....vagamente sporcato di horror e di giallo e ad abbandonarne la visione ad una ventina di minuti dall'epilogo, ancora adesso non mi sono chiare.
All'1,30 del mattino, infatti, mi trovavo ancora seduta sul divano intenta a capire se ciò stava avvenendo per giustificato interesse verso l'opera oppure per il desiderio di chiarire a me stessa il senso di una trama che, nella mia ignoranza cinefila, mi permetterei di giudicare evanescente ed insufficiente,
All'1,30 del mattino, infatti, mi trovavo ancora seduta sul divano intenta a capire se ciò stava avvenendo per giustificato interesse verso l'opera oppure per il desiderio di chiarire a me stessa il senso di una trama che, nella mia ignoranza cinefila, mi permetterei di giudicare evanescente ed insufficiente,
E' così che, una volta optato per il materasso, mi sono scoperta innervosita dalla inestricabile contraddizione esistente tra la stupidità che si era manifestata nell'aver perso ore di riposo per un film il cui genere non rientra "nelle mie corde" e l'ossessione, nella quale spegnendo la TV mi ero infilata, di conoscerne, malgrado tutto, la fine :-/
Ora,...c'è qualcuno che sappia quale sia l'epilogo del film di D. Moll "Lemming - Due volte lei"?
Una storia annoiante, è vero, però.... ormai che mi ci ero messa, avrei potuto portarne a termine la visione senza infliggermi la punizione dell'attuale curiosità....porca puzzola!
Che poi.... ho cercato la trama su internet ma nessuna recensione, per rispetto dello spettatore, chiarisce chi muoia al termine di una storia che, in maniera scontata, non poteva che condurre alla morte di uno dei tre protagonisti.... sì.... ma quale? UFFA!!!
Mah - dico io - questa accortezza e "gentilezza" varrà per coloro che la recensione la leggono prima di vedere il film; io le recensioni le ho cercate dopo e....non vorrei vedermi costretta a sciropparmi una seconda volta tutto il film...etto avendolo, per altro, già visto quasi nella sua totalità tanto da farmi giungere alla deliberazione: "ho sonno, cosa ci sto a fare, ancora, seduta qui davanti?".
C'è qualcuno che può venire in mio aiuto, dando requie alla curisosità che mi rode?
Nel frattempo vi "inoltro" una delle molteplici modalità di utilizzo del pacco da chilo di pomodori secchi, provenienti dalla Calabria, che mi sono stati regalati: buonissimi e saporitissimi.
Quella medesima sera, infatti, ero sola in casa e così mi sono cucinata questo risotto e, non circondata da "soffiatori sul collo", non solo me lo sono mangiato ma, al momento della "seduta fotografica", ho potuto fotografarmelo senza correre.
L'usuale insufficienza dell'immagine (pari al film di cui sopra!) è esclusivamente frutto dello scarsa conoscenza del manuale di utilizzo allegato alla mia nuova fotocamera, lo studio del quale mi sta impegnado nelle ore serali con la stessa applicazione richiesta ad uno studente lavoratore....
Vi chiedete in che rapporto siano il film con il risotto? Il primo era espressione di fantasie mal riuscite, il secondo è una fantasia rustica... ;-) perchè se cucinare è, attualmente, ricerca di equilibrati abbinamenti tra vari ingredienti, il risotto può definirsi "l'agorà delle fantasie culinarie".
Risotto rustico alla pizzaiola
Ingredienti per 1 persona:
gr 80 riso Carnaroli
8/10 faldine di pomodoro secco
brodo vegetale
olio
1 spicchietto di aglio
sale
pepe
pecorino
origano (un pizzichino)
Nell'acqua calda far rinvenire i pomodori secchi e tagliuzzarne le faldine.
Versare in un tegame dai bordi non troppo alti, l'olio ed a fuoco basso, farvi rosolare lo spicchietto di aglio. Aggiungere qualche pezzetto di pomodoro secco.
Trascorso un minuto o due, versare il riso ed una volta raggiunta la tostatura, togliere l'aglio e sfumare il riso con l'acqua nella quale si sono fatti rinvenire i pomodori.
Proseguire nella cottura aggiungendo poco per volta il brodo vegetale che nel frattempo sarà rimasto a bollire lentamente su un altro fornello.
Unire qualche altro pezzetto di pomodoro secco.
Poco prima del termine di cottura, aggiustare di sale, aggiungere le ultime faldine di pomodoro secco.
Fuori dal fuoco mantecare con un giro di olio ed un pochino di pecorino. Una spolverata abbondante di pepe ed un pizzico, appena accennato (a vostro piacimento), di origano.
Risotto rustico alla pizzaiola
Ingredienti per 1 persona:
gr 80 riso Carnaroli
8/10 faldine di pomodoro secco
brodo vegetale
olio
1 spicchietto di aglio
sale
pepe
pecorino
origano (un pizzichino)
Nell'acqua calda far rinvenire i pomodori secchi e tagliuzzarne le faldine.
Versare in un tegame dai bordi non troppo alti, l'olio ed a fuoco basso, farvi rosolare lo spicchietto di aglio. Aggiungere qualche pezzetto di pomodoro secco.
Trascorso un minuto o due, versare il riso ed una volta raggiunta la tostatura, togliere l'aglio e sfumare il riso con l'acqua nella quale si sono fatti rinvenire i pomodori.
Proseguire nella cottura aggiungendo poco per volta il brodo vegetale che nel frattempo sarà rimasto a bollire lentamente su un altro fornello.
Unire qualche altro pezzetto di pomodoro secco.
Poco prima del termine di cottura, aggiustare di sale, aggiungere le ultime faldine di pomodoro secco.
Fuori dal fuoco mantecare con un giro di olio ed un pochino di pecorino. Una spolverata abbondante di pepe ed un pizzico, appena accennato (a vostro piacimento), di origano.
N.B.: alcune sere prima avevo proceduto a cuocere un risotto simile, partendo da un fondo con la cipolla, sfumando con il vino bianco e mantecando con un po' di olio e burro.
Ottimo....ma in fin dei conti trattavasi, pur sempre, di un risotto con il pomodoro, senza una nota particolare.
Il nipote n. 1 lo aveva commentato dicendo: "....era meglio la salsa!...."
Benchè il suo pensiero fosse carico di "sfida adolescenziale" (visto che ne ha mangiato 3 piatti!!....), tuttavia il ragazzo non era lontano dalla verità... :-)
Inoltre....mi vergogno a confessarlo, ma... mangiando questo risotto mi sono auto-confermata nell'idea di non essere una appassionata del riso Carnaroli; forse apprezzo molto di più l'Acquerello.
Potrebbe anche essere che il Carnaroli non sia il riso giusto per questo tipo di risotto.....
Ora l'ho detto,... sparate pure...!
Inoltre....mi vergogno a confessarlo, ma... mangiando questo risotto mi sono auto-confermata nell'idea di non essere una appassionata del riso Carnaroli; forse apprezzo molto di più l'Acquerello.
Potrebbe anche essere che il Carnaroli non sia il riso giusto per questo tipo di risotto.....
Ora l'ho detto,... sparate pure...!
Per il film non ti posso dire, perché mi risparmio certe visioni...
RispondiEliminaPer il risotto, mi hai convinta a farlo, e non ci crederai, e soprattutto non ci crederà Alessandra, ma ho anche il carnaroli... ma se non ci sta bene...posso usare il parboiled? :D
Questa è stata la prima esperienza di un risotto di tal genere: nel senso che me lo sono inventata e ho trovato che abbia una sua connostazione particolare. Quindi non so dirti quale altro riso utilizzare anche perchè mi hanno insegnato che il risotto si fa con il Carnaroli. PUNTO! poi sono problemi miei il fatto che io lo gradisca meno....io lo vorrei rifare con un altro riso....
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