martedì 16 febbraio 2016

MTC n. 54: budini di ricotta e pere


Avendo un potere dolcificante maggiore rispetto allo zucchero di uso comune, la quantità di miele necessaria a dolcificare, è leggermente inferiore a quella alla quale siamo abituati.
Ecco...è proprio questo potere dolcificante che mi turbava enormemente nella realizzazione del dolce con il quale partecipo alla sfida mensile dell'MTC, la numero 54.
Via libera, dunque, alla creatività da parte dei Giudici che, nella persona di Eleonora Colagrosso e Michael Meyer del blog Burro e Miele, hanno posto a tema della sfida, il miele.

Io non sono una grande amante del miele, probabilmente perchè sin da bambina, non mi hanno assolutamente insegnato ad apprezzarlo ed anzi, ricordo quanto io restassi stupita quando sentivo qualche compagna delle elementari, lamentarsi perchè la madre era una irriducibile utiolizzatrice di questa sostanza con la quale dolcificava il latte, il té, i biscotti o il pane della propria figlia.
Per la verità... potrebbe essere un buon motivo per cui vergognarsi, ma credo di aver conosciuto il sapore del miele, in età già, per così dire, "matura",  tanto da non escludere sia avvenuta addirittura negli anni dell'Università.
Penso, pertanto che sia da addebitarsi a questa circostanza il fatto di non essere una grande amante di questo dolcificante naturale, così come di essere assai limitata nella conoscenza delle sue varietà
In genere, se non acquistassi io, in prima persona, miele di acacia o millefiori (ovvero i più delicati) o quello di castagno per il noto abbinamento con formaggi dal sapore molto intenso, credo che in casa, questo prodotto sarebbe "il grande assente". Nessuno ne avverte la mancanza.
Nonostante ciò,  giunta ad un'età matura nel vero senso della parola, sono giunta ad una sua utilizzazione su qualche fetta biscottata per la colazione del mattino.
Ecco, queste essendo le premesse, potete immaginare lo smarrimento che mi ha colto di fronte alla "rivelazione" del tema della 54esima sfida MTC
Non mi è rimasto che procedere secondo la linea della "adulterazione" di una ricetta nota, come la "torta ricotta e pere" di Sal De Riso che ho trasformato in un budino, delicato e cremoso.
Come frutta ho utilizzato una pera "Decana" non troppo matura, poichè trattasi di un frutto dalla polpa soda che ben tollera la cottura senza disfarsi.

Budini di ricotta e pere  (per 4 porzioni)

Ingredienti:
250 g di ricotta
2 uova
140 g di miele di acacia  
2 cucchiai di brandy 
1 bacca di vaniglia
170 g di polpa di pera (io, Decana)
80 g di zucchero di canna
1 cucchiaio di brandy
cannella
15 g di burro

inoltre:
1 fetta di pane morbido per tramezzini

La sera precedente mettete a scolare la ricotta in modo che si asciughi, perdendo il siero.
Preriscaldato il forno a 180°C, inseritevi la fetta di pane da tramezzini, facendola biscottare.
Estraete il pane dal forno lasciando che si raffreddi.
Scaldate a bagnomaria o al microonde per pochi istanti, i primi 80 g di miele, versatelo in un padellino, unitevi qualche goccia d'acqua e ponete tutto su fiamma media, lasciando che il miele si caramellizzi. Serviranno circa 2-3 min.
Versate il miele caramellato all'interno di 4 stampini in alluminio rivestendone le pareti.

Sbucciate la pera, tagliatela a spicchi e ricavatene dei piccoli cubetti.
In un padellino versate lo zucchero di canna e 20 di miele, bagnate lo zucchero con pochissima acqua e ponete tutto su fiamma media.
Quando lo zucchero inizia a liquefarsi e a sobbollire, unite la polpa di pera, il primo cucchiaio di brandy, i semi di mezza bacca di vaniglia, un pizzico di cannella.
Lasciate che le pere si rivestano del caramello, ammorbidendosi leggermente, senza disfarsi.
Scansate la padella dal fuoco, attendete che la temperatura si abbatta leggermente ed, infine, unite il burro, amalgamando tutto senza disfare i cubetti di pera.
Togliete la padella dal fuoco, scolate le pere dal caramello ancora liquido, mantenendo quest'ultimo per l'utilizzazione finale.
Mentre procederete alla realizzazione del composto di base dei budini, le pere si raffredderanno.

Separate, a questo punto, i tuorli dagli albumi, mettendo da parte questi ultimi perchè serviranno più tardi.
Sbattete i tuorli con 40 g di miele, che avrete in precedenza liquefatto con la medesima tecnica precedente (evitate che il miele si surriscaldi in maniera eccessiva per non cuocere i tuorli)
Quando il composto di tuorlo e miele inizierà a gonfiare leggermente, divenendo più chiaro, amalgamatevi la ricotta ed un pizzico di sale, continuando a sbattere sino ad ottenere una crema liscia.
Unite, quindi, a questo composto, i restanti semi di vaniglia, il secondo cucchiaio di brandy ed un pizzico di cannella.

Amalgamate, ora, le pere scolate dal liquido di cottura, al composto di tuorlo e ricotta.
Montate a neve ferma gli albumi ed uniteli con delicatezza al composto di tuorlo, ricotta e pera.
Riempite  sino a 3/4 gli stampini.
Ricoprite il fondo di una teglia con un doppio strato di carta forno e versate all'interno tanta acqua quanta è necessaria a raggiungere la metà dell'altezza degli stampini.
Collocate gli stampini nella teglia ed infornate per 40 min. circa.

Ponete nuovamente sul fuoco il caramello rimasto dalla cottura delle pere ed una volta che sarà caldo, ponetevi all'interno la fetta di pane biscottata, facendola caramellare ed ammorbidire.
Ritirate la padella dal fuoco,  lasciate che la fetta di pane si raffreddi anche tagliandola a piccoli pezzi irregolari.
Qualora vi doveste accorgere che  la parte interna della fetta di pane non sia stata ancora raggiunta dal caramello, riscaldate nuovamente il caramello, unendovi i pezzetti di pane sino a quando non saranno ben rivestiti dal liquido.

Quando i budini saranno freddi, sformateli e poneteli sul piatto. Decorate con il pane caramellato e con qualche goccia di caramello se vi è avanzato.

In ottemperanza alle regole stabilite per questa sfida MTC n. 54, lascio al vostro sconsolato sguardo questa terribile foto, relativa all'interno dei budini realizzati.




Con questa ricetta partecipo alla sfida MTC n. 54 del mese di febbraio 2016



  


  









7 commenti:

  1. Ma perchè sconsolato sguardo? Questo è il genere di preparazione dolce che io adoro: avvolgente, cremosa, con la sorpresa di piccoli pezzi di frutta consistente all'assaggio. A me piace veramente tantissimo, lo trovo un dessert delizioso e d'effetto che può piacere a tutti, grandi e piccini. E la scoperta del miele in età adulta mica è un peccato. Hai così tanto tempo per leggerti tutte le puntate precedenti :D
    Ti abbraccio cara Giulietta. Bellissima proposta.

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  2. Mi hai fatto venire in mente che mio padre, grande estimatore di mieli, ne ha sempre comperato tanto e dei nettari più svariati. Ho appena capito, leggendo il tuo post (e dopo averne scritti due io), perché nella mia dispensa in questo momento se ne trovino 6 varietà diverse. :-)
    Solo, a casa mia veniva per l'appunto usato per dolcificare latte o tisane, oppure per essere spalmato sul pane o sulle fette biscottate (una goduria se c'era pure uno strato di burro). Mai usato in cucina, motivo per cui sto amando tanto questa sfida.
    E il tuo budino non fa certo eccezione: ingredienti di facile reperibilità e che amo follemente (ho in questo momento 6 pere Decana in casa, tanto per dire che amiamo pure la stessa varietà del dolcissimo frutto!), che si fondono alla perfezione per creare un dessert-coccola.
    Questa è una di quelle sfide in cui mi viene voglia di provare la maggior parte delle ricette... e la tua è tra quelle!!!!
    Un abbraccio.

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  3. Reduce dalla ricotta e pere "original" mi innamoro anche dei tuoi budini!
    E brava Giulietta.. più miele nella vita, più miele :)

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  4. Ma quale sconsolato sguardo!!! Io li trovo perfetti, anzi, visto che ci siamo, me ne allunghi uno? Io il miele nelle ricette dolci e salate lo usavo già, ma la curiosità di scoprire tutti i mieli diversi e apprezzarne le differenze di aromi è arrivata dopo aver conosciuto il mio co-giudice. Adesso ne faccio collezione come lui :))
    Ricetta laboriosa, il caramello al miele il dettaglio che preferisco. L'originale non lo conosco ma questi budini mi piacerebbe proprio provarli.
    grazie Giuietta!

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  5. Giulietta, sullo "sconsolato sgurado" sorvolo ..che dovrei darti un colpettino di rimprovero alla nuca, ma son buona e ti voglio bene quindi sorvolo, perchè innanzitutto non è mai troppo tardi per una miriade di cose da conoscere e gustare e poi perchè sei stata veramente brava a studire una ricetta con il miele ...che dici di conoscere "poco"...no ma alla faccia eh!

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  6. Ma è un dolce bellissimo, che sa di casa, di famiglia!

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  7. a me il miele piace o direttamente dal vasetto oppure nelle preparazioni salate. Come dolcificante, lo uso solo nello yogurt e in qualche tisana. Altrimenti scelgo altri zuccheri. Ma non direi MAI di no a questi budini, che hanno il pregio di riunire quello che più mi piace in un dolce: il formaggio e la sofficità. Realizzazione impeccabile e di gran classe. Bravissima!

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