lunedì 16 giugno 2014

MTC giugno 2014: per il Piadamundial, la Jollof-piada.


Poichè l'MTC del mese di giugno 2014, richiede di "cimentarsi" sul tema della piadina romagnola, secondo le indicazioni di  mi trovavo nella necessità di Tiziana, del blog "L'Ombelico di Venere" scegliere cosa utilizzare per farcire....questo "bocconcino" street food.
La genialità della organizzatrice dell'MTC, ha praticamente tracciato il solco della decisione: rappresentare la Nigeria in questi "piadamundial", significava raccogliere qualche informazione riguardante la cucina nigeriana ed utilizzarli per sfidare le altre squadre secondo il Calendario stabilito per i Campionati Mondiali di Calcio 2014 che si stanno disputando in questi giorni in Brasile. 
La sfida, benchè raccolta, non sarebbe stata facile se la scorsa estate, in spiaggia, non mi fossi imbattuta in un ragazzo senegalese che mi ha proposto un libro riguardante la "Cucina Africana - Il sole nel tuo piatto". L'ho acquistato ed oggi ne ho avuto ricompensa. 

La Nigeria è un paese ricco di foreste e dunque ricca di verde come testimoniato anche dalla bandiera nazionale


e dalle magliette dei calciatori che per "giocare in casa" ne indossano una di colore verde mentre nelle trasferte utilizzano maglie di colore bianco con profili verdi.
La cucina nigeriana è molto piccante. I piatti principali sono a base di zuppe speziate, carne e patate. La specialità locale è il ragù di arachidi o all'olio di palma, con pollo o carne e peperoncino, servito con il riso. Da assaggiare i tortini di fagioli farciti.
Due gli stili di cucina che si rinvengono sul territorio di questa nazione, a causa della coesistenza tra un'area meridionale ed una settentrionale.
La gastronomia dell’area sud, terra di costa, foreste, lagune e Delta del Niger conosce piatti anche a base di pesce.
Non è semplice replicare le ricette della cucina nigeriana sia perchè la terra è ricca di prodotti ed ingredienti  a noi sconosciuti, sia per il modo in cui sono cucinati.
Se la mediterranea è la cultura dell’olivo e della vite, la cultura gastronomica della Nigeria e di tutta la fascia costiera dell’Africa occidentale (dal Senegal all’Angola) è la cultura dell’olio di palma, del latte di cocco e del peperoncino.
Come è facilmente immaginabile non esiste una struttura del pranzo basata su regole precise: antipasto, primo, secondo, contorno e dessert e non si fanno grandi distinzioni fra piatti di pesce, di carne o di verdure: spesso tutti questi elementi si trovano quasi sempre insieme, amalgamati da brodi, salse, spezie e aromi. 
Non essendo una cucina raffinata ma dal carattere forte con alta valorizzazione dei prodotti del territorio, ho pensato che la scelta di ricetta contenente ingredienti il più vicino possibile ai quelli utilizzati anche alle nostre latitudini, avrebbe consentito un ottimo connubio con la piadina romagnola. 
Se il mangiare quotidiano dei nigeriani è semplice ed economico ed in generale consiste in una zuppa o uno stufato generalmente accompagnati da vari tipi di garri e fufu (carboidrati), anche io avrei potuto replicare lo Jollof Rise facendo una "Jollof-piada".

La piadina nigeriana, ovvero la Jollof-piada (piada con pollo e verdure)

Per la Piadina Romagnola
Ingredienti

125 g di acqua
125 g di latte parzialmente scremato fresco
100 g di strutto 
15 g di lievito per torte salate (anche quello per torte dolci va bene, purchè non sia vanigliato)
10 g di sale fine
1 pizzico di bicarbonato di sodio


Scaldare il latte e l'acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi. 
Lasciar ammorbidire lo strutto 30 min. circa fuori dal frigorifero. 
Su di un tagliere disporre la farina e fare un buco al centro, all'interno del quale vengono versati lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciarlo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungere, quindi, l'acqua e il latte. 
Potrebbe essere che inizialmente la consistenza inizialmente sia un pochino appiccicosa e la pasta si attacchi al tagliere, ma impastando per una decina di minuti, la consistenza cambierà e si otterrà un impasto molto morbido e liscio. Qualora il liquido fosse troppo poco, la pasta si sfalda e risulta un po' dura. 
Mettere l'impasto in una ciotola e coprire con la pellicola per alimenti lasciando riposare per 48 ore al fresco, alla temperatura massima di 20°C.
Qualora la stagione non consentisse di avere una temperatura fosse più alta, è possibile lasciar riposare la pasta in frigorifero., estraendola  2 ore prima dell'uso per riportarla alla temperatura ideale. 
La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi. Dividerla, dunque, in 6 pezzi da 140 grammi ciascuno e formare delle palline, lasciandole riposare almeno un'altra mezz'ora. 
Infarinare appena il tagliere e disporre una pallina d'impasto; schiacciarla con la punta delle dita e stendere la piadina con il mattarello avendo l'accortezza di girarla spesso in modo da ottenere la forma ritonda.
Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri. 
Scaldare il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma.
Sarà ugualmente possibile utilizzare anche una padella antiaderente piuttosto larga. 
La temperatura non dovrà essere nè troppo alta, altrimenti la piadina si brucia fuori, restando cruda all'interno. nè troppo bassa. Potete fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura. 
Cuocere ogni singola piadina pochi minuti per lato.
Disporre le piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre si procede alla cottura di tutte le piadine stese.
Questo impasto può essere preparato tranquillamente con l'impastatrice: basterà mettere tutti gli ingredienti assieme  e lavorarli con il gancio impastatore per 7/8 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo.

Per la farcia: Pollo e verdure
Ingredienti:
1 pollo a pezzi
1 l di brodo di carne e/o pollo
1 cipolla grossa
2 spicchi d'aglio
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
4 pomodori maturi (io 6 perini)
1 peperone giallo di dimensioni medie
2 carote
200 g di fagiolini
1 melanzana
olio di arachide (io olio di semi di girasole)
peperoncino
pepe

Pulire il pollo tagliandolo a pezzi ed eliminando la pelle. Dopo averle lavate e mondate, tagliare a pezzi non troppo piccoli tutte le verdure. ed i peperoni a listarelle..
In una casseruola capiente versare un po' di olio e far stufare leggermente mezza cipolla tagliata sottile ed uno spicchio di aglio.
Unire i pezzi di pollo, rosolandoli sino a  portarli a doratura.
Scaldare il brodo in una pentola ed unire i pezzi di pollo lasciando che sobollano a fuoco basso per circa 20 min.
Nella medesimo olio nel quale erano stati  inizialmente rosolati i pezzi di pollo, far appassire l'altra mezza cipolla ed una altro spicchio di aglio- Aggiungere le listarelle di peperone ed i cubotti di melanzana, facendoli stufare a fuoco dolce sino a che abbiano cominciato ad ammorbidirsi. Non cuocerli troppo per non ridurre tutto in poltiglia, specie le melanzane.
Estrarre dalla casseruola i peperoni e le melanzane, mettendoli da parte e versare aòl loro posto, i fagiolini e le carote.
Farli leggermente rosolare nell'olio già utilizzato e, quindi, unire i pezzi di pollo già precedentemente bolliti.
A questo punto versare nella casseruola anche i pomodori ed il concentrato di pomodoro. 
Mantenendo il fuoco dolce, stufare gli ingredienti ora riuniti nella casseruola aiutandosi anche con il brodo di cottura del pollo per non far asciugare il fondo.
Quando carote e fagiolini saranno quasi cotti, unire anche le melanzane ed i peperoni, lasciando sobbollire lo stufato per altri cinque minuti.

Estrarre dalla casseruola i pezzi di pollo e staccare la carne dall'osso.
Utilizzare la polpa ottenuta insieme alle verdure stufate per farcire le piadine.

n.d.r.
a) La ricetta originale richiede l'utilizzazione di alcune foglie di cavolo.
In ragione della stagionalità, ho deciso di sostituire questa verdura con le melanzane, tipiche della stagione estiva  e che, peraltro, sebbene in una varietà diversa da quelle che si rinvengono in Italia, sono molto utilizzate anche in Nigeria.
b) Le quantità degli ingredjenti sono solo indicative poichè possono variare secondo il gusto personale.
c) La ricetta originale prevede che tutte le verdure siano cotte insieme, nel brodo, unitamente al riso. Oltre ad aver eliminato quest'ultimo ingrediente onde farcire la piadina, io, come già precisato, ho ritenuto opportuno stufare separatamente il peperone e la melanzana, unendoli al resto sul finire della cottura.
d) La necessità di cuocere anche il riso determina tempi di cottura più lunghi e l'utilizzazione di una maggior quantità di liquido (brodo).

Con questa ricetta, in qualità di allenatore della formazione nigeriana sotto il nome di "Giulumba Bodrada".....(non  c'è limite alla follia!!! ;-), oltre a partecipare al "Piadamundial dell'MTC", 




partecipo anche all'MTC giugno 2014


gli sfidanti



.









3 commenti:

  1. Eh brava Giulietta..... così mi piaci!!! Baci Flavia

    RispondiElimina
  2. La scelta della Nigeria senza dubbio non è facile, non solo perché certi alimenti non sono facili da reperire da noi, ma anche perché quello che prepari deve stare bene dentro a una piadina, prodotto tipicamente Italiano seppur molto versatile. Quindi un doppio brava per la ricerca, l'interesse, la voglia di mettersi in gioco e per il ripieno che hai preparato. Lo stufato per me è sempre apprezzatissimo e con tutte queste verdure estive non può che essere eccellente, grazie della proposta!!!

    RispondiElimina
  3. è una delle piadine più interessanti fra le molte che si sono sfidate al piadamundial, non fosse altro perchè ci presenta una cucina poco nota, almeno dalla sottoscritta: temo che la Nigeria sia un altro di quei Paesi (come la Thailandia, ahimè) che mi sono tassativamente vietati, a causa della trasversalità delle arachidi: ma mi consolo con le tue informazioni (e magari anche con una sbirciata al tuo libretto...;-) Comunque, le analogie con la nostra cucina sono piuttosto sorprendenti, in positivo, naturalmente. Da fare quanto prima!

    RispondiElimina

sarò felice di ricevere i tuoi commenti