Quell'astuccio a più piani, di colore blu con gli intarsi rossi ed una chiusura metallica, mi aveva proprio affascinata. Troneggiava nella vetrina della cartoleria posta nei fondi di un palazzo vicino alla villetta dove alloggiavamo ad Abbadia S. Salvatore.
Una miriade di matite disposte nella gradazione delle diverse tonalità dei colori, un righello, una squadra, spazi dove inserire la biro blu e quella rossa, una gomma per cancellare nuova fiammante insieme ad un nuovo temperino e due matite da disegno. Ecco ciò che avrebbe fatto sognare qualsiasi alunna delle scuole elementari
Tutte le mattine, quando passavo dinanzi al negozio per andare a comprare quel pane toscano profumatissimo ed appena uscito dal forno, il cui sapore non sono mai più riuscita a trovare, l'astuccio mi strizzava l'occhiolino ed io rimanevo incantata a guardarlo con il naso contro la vetrina.
Il nuovo anno scolastico sarebbe iniziato di lì a poco e sognavo di poter "ingombrare" il mio banco con tutta l'attrezzatura contenuta in quel fantastico "borsotto" in finta pelle ;-)
Un giorno, approfittando della presenza di mio padre, sempre disponibile a venire incontro ai miei desideri, "inoltrai regolare domanda di acquisto" ;-)
Mi venne risposto che da lì a poco avrei iniziato la V elementare, dunque ero grande e quell'astuccio avrebbe avuto un'utilità scarsissima, visto che alle Medie non sarebbe servito.
Vedendo la delusione segnarmi il volto, mio padre, che era laureato in economia e commercio ;-) mi propose una soluzione.
Forse proprio nell'ottica di rendermi autonoma mi invitò a condurre una trattativa con la commerciante e mi spiegò come condurla. E' evidente come una cosa simile fosse possibile solo in un piccolo paese dove la conoscenza degli uni con gli altri era facilitata da anni di frequentazione del luogo.
Con il battito cardiaco accelerato, andai dalla negoziante e, mettendo sul banco una prima piccola somma di denaro che evidentemente avevo, le chiesi di lasciarmi da parte quel meraviglioso astuccio che, con il tempo, avrei acquistato pagandolo poco per volta.
E' così che nel volgere di alcune settimane, grazie a qualche regalia di nonni e a qualche paghetta per lavoretti fatti, divenni la felice e soddisfatta proprietaria di quel favoloso astuccio che, come mi era stato preannunciato,....mi servì pochissimo! :-D
Questo è solo uno tra i tanti ricordi che Serena del blog "Pici e Castagne" ed originaria di quei luoghi, ha fatto riemergere con la sua proposta per l'MTC del mese di Novembre.
Aggiungo,, infine, un ultimo ricordo di natura culinaria.
Tutti gli anni, in occasione del suo compleanno che cadeva il 20 agosto, mio padre, acquistava alcune cassette di peperoni rossi e gialli e tra gli sbuffi ed i lamenti di mia madre, li arrostiva, li spellava, li tagliava a striscioline, li condiva con olio, sale, pepe ed un goccio di aceto e si recava ad offrirli, in accompagnamento ad una fettina di quell'ottimo pane di cui ho parlato, agli avventori del "bar della Colonia", vicino a casa.
In pratica aveva istituzionalizzato una piccola sagra, della quale si giovavano anche i gestori dell'esercizio commerciale in questione visto che, consentendo l'allestimento del bancone per la distribuzione, divenivano automaticamente anche i fornitori delle bibite e delle birre necessarie al festeggiamento.
Ad "Abbadia" e a "Piano" (Piancastagnaio), luoghi che mi sono cari per le persone che mi sono state care, dedico questa ricetta per l'MTC n. 34.
Si tratta di uno stufato semplice, rapido e saporito che accompagna bene anche salsiccia o cotechino.
Stufato vegetale
Ingredienti:
800 g castagne
120 g pancetta dolce
100 g funghi prataioli (io, porcini)
100 g carote
100 g zucchine
1 cipolla
burro
brodo vegetale q.b.
salvia
timo
prezzemolo
sale
pepe
Pulita e tritata la cipolla, farla sudare a fuoco bassissimo, in una pentola nella quale, in precedenza, sia stato fatto sciogliere del burro. Unire qualche foglia di salvia ed un rametto di timo.
Quando la cipolla sarà tenera, aggiungere la pancetta tagliata a cubetti e proseguire la cottura in modo che il grasso si sciolga lentamente.
In questa base, far rosolare, per circa 10 min., le castagne aiutandosi, eventualmente, anche un po' di brodo.
Nel frattempo pulire e tagliare a rondelle una carota ed aggiungerla nella pentola continuando la cottura per altri 10 min.
Mondare i funghi ed unirli allo stufato già in cottura, servirsi del brodo se ritenuto necessario. Spruzzare con il prezzemolo.
Unire, infine, alcune rondelle di zucchina, tagliata non troppo sottile. Far stufare ancora per qualche minuto aggiustando con sale e pepe. E' meglio spengere il fuoco quando la zucchina è ancora leggermente croccante visto che proseguirà la cottura anche a gas spento.
Ottimo e saporito contorno anche per salsiccia e cotechino.
Alla prossima.
Giulietta
Alla prossima.
Giulietta
Anche con questa seconda ricetta partecipo all'MTC del mese di novembre 2013
Vedo quella vetrina, e vedo te che cammini per mano con tuo papà, vedo quell'astuccio... e sento il profumo di quelle matite e di quella gomma..... sono ricordi bellissimi, che anche se in un paese diverso, tra Agosto e Settembre delle mie elementari mi accomuna ai tuoi.... stufato invitante, per colori e sapori..... ma dopo il racconto dei peperoni mi apsettavo di vederli nella ricetta, ahahahahahah, un bacione Flavia
RispondiEliminaHai ragione, anch'io ho avuto lo stesso pensiero ma quando è riaffiorato il ricordo, lo stufato era già stato fatto, mangiato e fotografato e... le castagne erano terminate :-)
EliminaChe meraviglia questo racconto così dolce e vivido dell'astuccio, dei consigli inascoltati e dei lavoretti per potertelo comprare e constatare che alla fine era veramente inutile! Bello soprattutto per l'atmosfera familiare, per il fatto che un uomo poteva festeggiare il suo compleanno al bar offrendo peperoni arrostiti agli avventori senza dover presentare il libretto sanitario; bello perché una bambina può trattare con una commerciante e comperarsi un astuccio pagandolo poco per volta. Bello perché il filo ricordi si è riannodato una volta di più attorno a una sfida e a una ricetta saporitissima, che accompagna egregiamente un bel secondo robusto ma che è buona anche da sola!
RispondiEliminaUn abbraccio.
t.v.b.
Eliminami sono divorata il tuo post tutto d' un fiato.. fino ad arrivare alla ricetta.
RispondiEliminama che genio sei a proporre lo stufato vegetale??? no dico.. a me non sarebbe mai venuto in mente, ma tu hai avuto un' idea meravigliosa!!!
semplice, gustoso, un contorno ma perchè no anche una vera e propria portata. sei mitica, posso dirtelo??
bacio grande!!!
Grazie! Sarà che a furia di leggere si "incamerano" idee ;-)
EliminaQuesta è la tua gara, Giulietta. Il che, mi conferma ancora una volta che all'mtc il cuore è il dodicesimo uomo in campo. Grandissime ricette, grandissimi post. E alla grandissima tu! brava!
RispondiEliminaGrazie. I post sono emersi in maniera del tutto naturale ed ovvia. Le ricette sono frutto di "pensamenti" anteriori a questo MTC e dunque...il tutto è frutto di una "combinazione astrale" positiva ;-)
RispondiEliminaHo le lacrime agli occhi! Mi hai scatenato degli amarcord struggenti...gli agognati astucci delle elementari, la cartolaia del mio paese, la signorina Giulia, nostra amata maestra...ohi ohi...sigh sigh...e che dire dello stufato? Corroborante e nutriente nonché gustosissimo! Complimenti! Cris
RispondiEliminaVorrei commuoverti per le cose che cucino, invece finisce sempre che mi commuovo davanti a quelle che cucini tu!
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