Quando ero bambina, nel chiedere di organizzare una festa per il mio compleanno, alla quale invitare le "amichette", mi fu spiegato che la data del 27 luglio sarebbe stata del tutto inopportuna perché eventuali invitati sarebbero stati facilmente in vacanza, senza contare che le temperature non avrebbero consentito l'agevole organizzazione dell'evento.
Tale poco allegra prospettiva, per quanto destinata ad incidere su tutti i compleanni della mia esistenza, mai ebbe a demoralizzarmi perché, con il sopraggiungere dell'età scolare, scorsi subito un evidente ed innegabile vantaggio: il 27 luglio io sarei stata sempre in vacanza e, dunque, in perenne stato di festeggiamento, mentre molti dei miei amici, nel giorno del loro compleanno, si trovavano addirittura costretti ad andare a scuola, cosa ai miei occhi del tutto sconsiderata ed assurda.
Dunque, la fortunata ero io, non gli altri :-)
Dunque, la fortunata ero io, non gli altri :-)
Questa prospettiva mi ha sempre messo allegria!
La soddisfazione, per la verità, permane anche oggi. Se, infatti, può accadere che nel giorno del mio compleanno, io sia impegnata nel lavoro, è pur vero che, sul finire del mese di luglio, soprattutto nella mia attività professionale, i ritmi lavorativi siano in netto rallentamento e tutto si svolga in un clima di sorridente serenità.
Dunque, il 27 luglio si può e si deve festeggiare.
Ora che sono adulta...all'organizzazione delle feste (al plurale!) ci penso io!
Invero l'ambigua fortuna della fatidica data, quest'anno si è palesata con maggior evidenza visto che il 27 luglio cadeva addirittura di sabato, con grave appesantimento della situazione.
Nonostante ciò, per non smentirmi, con estrema determinazione, ho voluto oppormi ad ogni rischio di oblio, "indicendo" la cena del mio compleanno con netto anticipo rispetto alla data canonica, previa emissione di regolare "grida" di manzoniana memoria (non sto scherzando :-D: della serie, cosa non si fa per "intrigare" i nipoti! ;-), onde dribblare le partenze di tutta la famiglia, nipoti in primis.
...E non preoccupatevi che mi sono successivamente rifatta con altre cene ed altri amici.
Ora che sono adulta...all'organizzazione delle feste (al plurale!) ci penso io!
Invero l'ambigua fortuna della fatidica data, quest'anno si è palesata con maggior evidenza visto che il 27 luglio cadeva addirittura di sabato, con grave appesantimento della situazione.
Nonostante ciò, per non smentirmi, con estrema determinazione, ho voluto oppormi ad ogni rischio di oblio, "indicendo" la cena del mio compleanno con netto anticipo rispetto alla data canonica, previa emissione di regolare "grida" di manzoniana memoria (non sto scherzando :-D: della serie, cosa non si fa per "intrigare" i nipoti! ;-), onde dribblare le partenze di tutta la famiglia, nipoti in primis.
...E non preoccupatevi che mi sono successivamente rifatta con altre cene ed altri amici.
Tornado al festeggiamento familiare, ho dovuto tener conto della calura estiva e, per non ammorbare me stessa e gli altri con il caldo infernale prodotto dalla cottura dei cibi, ho imbandito una tavola per sei persone, con alcuni piatti freddi.
Questo il menù:
gazpacho andaluso accompagnato da verdurine e da queste cialdine di pane
cous cous con pesto agli agrumi di Filippo la Mantia e acciughe scottate
nasello e verdure bollite accompagnate da maionese al basilico e dalla salsa Balkanaise di M. Roux (che oggi vi propongo).
Cake semifreddo all'albicocca ed amaretto...che, pur essendo di una bontà inaudita, non vedrete sin quando non saranno state eliminate le defajances che, a mio giudizio, presenta ;-)
Per oggi, dunque, accontentatevi della salsa Balkanaise di M. Roux che ben ha accompagnato tanto le verdure quanto le setose ed aeree polpe di un nasello freschissimo da Kg 2,100, bollito con un'oretta di anticipo rispetto alla cena e lasciato a raffreddare nella sua acqua.
P.S. Il nasello non è presente in foto perché non ne era rimasto neppure un bocconcino, la leggerezza del menù ha, infatti, permesso il consumo integrale di tutte le portate, senza lasciare il gravoso strascico della eliminazione degli avanzi.
...e comunque immagino sappiate quale sia l'aspetto di un pesce bollito ;-)
Salsa Balkanaise di M. Roux
Ingredienti
1 tuorlo sodo
1 tuorlo crudo
gr 300 yogurt bianco
1 buon pizzico di wasabi in polvere (io, 1/2 cucchiaino di rafano in crema)
1 limone (io, mezzo)
sale
Ricetta originale (copia-incolla): Passate al setaccio il tuorlo sodo versandolo in una ciotola capiente. Aggiungete il tuorlo crudo e poi la senape. Con una piccola frusta lavorate tutti gli ingredienti per amalgamarli bene.
Mentre sbattete incorporate gradualmente lo yogurt al composto come fareste per una maionese. Quando sarà ben amalgamato aggiungete il wasabi , il succo del limone e salate a piacere. Coprite con la pellicola mettete in frigorifero fino al momento di servire: si conserva sino a tre giorni.
la mia versione: Ho messo in una pentola due uova, uno l'ho tolto dopo tre minuti dall'ebollizione (tuorlo alla coque), l'altro dopo 10 minuti (tuorlo sodo).
Mentre le uova cuocevano, ho spremuto il limone
Con l'aiuto di una forchetta ho schiacciato il tuorlo sodo, unendovi anche quello alla coque e la senape. Ho lavorato con la frusta unendo gradualmente lo yogurt, il rafano in crema, il succo del mezzo limone ed ho salato.
Quindi. ho riposto tutto in frigorifero, in attesa di servirmene all'ora di cena.
n.d.r.a) Anche le verdure (carote, zucchine e patate) erano state bollite separatamente e con un po' di anticipo rispetto all'ora della cena e, quindi, servite a temperatura ambiente.
b) E' ovvio che una salsa di tal genere possa essere utilizzata anche durante l'inverno con cibi caldi.
Spero che la semplicità di questa ricettina risulti idonea ad accompagnare la lenta ripresa delle attività del blog e l'inesorabile ripristino degli orari lavorativi, nonostante il permanere della calura estiva.
Giulietta
Per oggi, dunque, accontentatevi della salsa Balkanaise di M. Roux che ben ha accompagnato tanto le verdure quanto le setose ed aeree polpe di un nasello freschissimo da Kg 2,100, bollito con un'oretta di anticipo rispetto alla cena e lasciato a raffreddare nella sua acqua.
P.S. Il nasello non è presente in foto perché non ne era rimasto neppure un bocconcino, la leggerezza del menù ha, infatti, permesso il consumo integrale di tutte le portate, senza lasciare il gravoso strascico della eliminazione degli avanzi.
...e comunque immagino sappiate quale sia l'aspetto di un pesce bollito ;-)
Salsa Balkanaise di M. Roux
Ingredienti
1 tuorlo sodo
1 tuorlo crudo
gr 300 yogurt bianco
1 buon pizzico di wasabi in polvere (io, 1/2 cucchiaino di rafano in crema)
1 limone (io, mezzo)
sale
Ricetta originale (copia-incolla): Passate al setaccio il tuorlo sodo versandolo in una ciotola capiente. Aggiungete il tuorlo crudo e poi la senape. Con una piccola frusta lavorate tutti gli ingredienti per amalgamarli bene.
Mentre sbattete incorporate gradualmente lo yogurt al composto come fareste per una maionese. Quando sarà ben amalgamato aggiungete il wasabi , il succo del limone e salate a piacere. Coprite con la pellicola mettete in frigorifero fino al momento di servire: si conserva sino a tre giorni.
la mia versione: Ho messo in una pentola due uova, uno l'ho tolto dopo tre minuti dall'ebollizione (tuorlo alla coque), l'altro dopo 10 minuti (tuorlo sodo).
Mentre le uova cuocevano, ho spremuto il limone
Con l'aiuto di una forchetta ho schiacciato il tuorlo sodo, unendovi anche quello alla coque e la senape. Ho lavorato con la frusta unendo gradualmente lo yogurt, il rafano in crema, il succo del mezzo limone ed ho salato.
Quindi. ho riposto tutto in frigorifero, in attesa di servirmene all'ora di cena.
n.d.r.a) Anche le verdure (carote, zucchine e patate) erano state bollite separatamente e con un po' di anticipo rispetto all'ora della cena e, quindi, servite a temperatura ambiente.
b) E' ovvio che una salsa di tal genere possa essere utilizzata anche durante l'inverno con cibi caldi.
Spero che la semplicità di questa ricettina risulti idonea ad accompagnare la lenta ripresa delle attività del blog e l'inesorabile ripristino degli orari lavorativi, nonostante il permanere della calura estiva.
Giulietta
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