lunedì 27 maggio 2019

Gelato alla panna cotta



Si dice, tanta resa, poca spesa? È  questo il caso.
Vi è  mai capitato di alzarvi al mattino dicendo: "oggi è  domenica e per pranzo voglio un dolce?"
È  quello che mi sono detta stamattina, aprendo gli occhi su una giornata senza sole e già  carica di impegni dal suo esordio.
Se in mattinata devi preparare l'agnello che poi infilerai in forno, vuoi andare a Messa e quindi a votare, quanto tempo puoi  avere per preparare e cuocere un dolce?
Ok...faccio un gelato, mi sono risposta
Eh già, facile dirlo se hai tutti gli ingredienti, comprese le uova necessarie. ma se le uova mancano?
Ho chiuso il libro e poi l'ho riaperto...scoprendo questa ricetta, rapida e di ottima resa.
Devo ringraziare quella volta che feci la spesa acquistando un numero eccessivo di tubetti di latte condensato. Mi sono serviti oggi.
Lo so che realizzare un buon gelato non è cosa semplice: le regole professionali richiedono un corretto bilanciamento di tutti gli ingredienti, compresi alcuni di non facile reperibilità, ma in genere queste indicazioni hanno un vero senso quando vi è la necessità di conservare il prodotto realizzato.
Se invece l'intenzione è quella di consumarlo quasi nell'immediatezza ovvero entro 3 o 4 ore da quando lo avete estratto dalla gelatiera,  trovo che qualche grammo di farina di semi di carrube, sia sufficiente a rendere il composto cremoso e gradevole. 
Questa ricetta è tratta da "Gelati" di Lidya Capasso e Simone De Feo

Gelato alla panna cotta 

Ingredienti
300 g di latte condensato
670 ml di latte
20 g di zucchero semolato
2 g di farina di semi di carrube

Mescolate lo zucchero con la farina di semi di carrube.
In una casseruola versate il latte e mescolatevi il latte condensato. Ponete il composto su fiamma media.
Appena il composto inizia ad intiepidirsi, versarvi lo zucchero e mescolate.
Lasciate che il composto raggiunga gli 85 °C, spegnete il fuoco e versate la crema in una ciotola fredda.
Lasciate abbassare la temperatura e ponete la ciotola in frigorifero lasciando riposare per almeno 3 ore.
Versate in gelatiera sino al raggiungimento della giusta consistenza.
Ottimo se accompagnato con le fragole anche al naturale o affogato al caffè.






lunedì 13 maggio 2019

Chocolate cloud cake per Starbooks Redone


L'ho trovata su Starbooks, l'aveva realizzata Patrizia Malomo: una delle Starbooker che nel recensire le ricette dei libri  decisi dalla Redazione, finisce sempre per  scegliere quelle che mi sono più affini.
E' la Chocolate Cloud Cake  tratta da "F52 Genius Desserts" ma voi chiamatela "l'unica torta al cioccolato che piace senza se e senza ma", perché sorprende anche i non amanti del cioccolato.
Una decina di giorni fa avevo visto lo sguardo deluso di mia madre mentre le annunciavo che quell'impasto, che lei stava assaggiando mettendoci dentro le dita,   sarebbe andato in forno per  una torta destinata ad altri, così ho deciso di replicarla per la Festa della Mamma ed è stata un vero successo.
Persino il fratello, che non ama affatto il cioccolato fondente, continuava a ripetere: "Bisogna che io smetta (...di mangiarla con la scusa di pareggiarla); persino la cognata, che cerca di essere parca per ragioni salutistiche, ne ha prese due fette; persino la mamma, che non ama i cibi di colore "nero" nel piatto, aveva uno sguardo soddisfatto mentre scrutava, per la seconda volta, dentro alla ciotola dell'impasto.
Insomma fate questa torta e sarà la vostra torta al cioccolato preferita e, personalmente, ho deciso di partecipare con questo dolce allo Starbooks Redone.




Chocolate Cloud Cake






Ingredienti 
per uno stampo da 20 cm.

225 g di cioccolato fondente
110 g di burro 
6 uova grandi 
200 g di zucchero semolato
2 cucchiai di cognac o Grand Marnier (opzionale)
un cucchiaio di scorza grattugiata di arancia (opzionale).

Inoltre:
335 g di panna
3 cucchiai di zucchero a velo
1 cucchiaino di puro estratto di vaniglia
cacao amaro o riccioli di cioccolata

Preriscaldate il forno a 175 °C.
Predisponete tutti gli ingredienti ovvero, rivestite con carta forno la base di uno stampo a cerniera senza  imburrare né la carta forno né le pareti dello stampo. Portate il burro a temperatura ambiente o, meglio, a consistenza morbida.
Separate gli albumi dai tuorli di 4 uova, raccogliete i tuorli insieme alle 2 uova intere all'interno di una grossa bowl. Mettete da parte.
In altra bowl raccogliete gli albumi e mettete da parte.
Con l'aiuto di un buon coltello, sminuzzate il cioccolato e dopo averlo raccolto in una ciotola che regga il calore, fatelo fondere.
A questo punto unite il burro, stemperandovelo a grossi fiocchi.
Prelevate la bowl con le 2 uova intere ed i 4 tuorli e versatevi 100 g di zucchero zucchero. Quindi mescolate con energia senza montare troppo il composto: dovete solo fare attenzione a che gli ingredienti siano mescolati in maniera omogenea. A questo punto unite gradualmente il cioccolato fuso mescolando con delicatezza ed attenzione.
Unite, ora, il cognac oppure il liquore all'arancia oltre alla scorza di arancia grattugiata.
Prelevate la bowl contenente gli albumi e montateli leggermente, ovvero sino a che siano leggermente spumosi, quindi versatevi gli ultimi 100 g di zucchero e realizzate una meringa morbida ma che comunque formi dei picchi non troppo sodi.
Amalgamate, ora, un quarto della meringa per ammorbidire leggermente il composto di cioccolato e tuorli, e procedete con due successivi inserimenti della rimanente meringa, facendo attenzione a mescolare con delicatezza ovvero dal basso verso l'alto per non smontare il composto. Il composto dovrà risultare omogeneo.
Versate l'impasto ottenuto nella teglia e livellatelo.
Inserite la teglia all'interno di altra teglia più ampia ed infornate per 35-40 min.. non di più, perché l'impasto al centro del dolce deve essere ancora traballante.
Estratta la torta dal forno, lasciatela raffreddare all'interno della sua teglia. 
Solo quando la torta sarà ben raffreddata e la parte centrale della torta si sarà sgonfiato, formando un bel cratere, sformatela dopo aver passato la lama del coltello lungo le pareti.
Prima di servirla,  cominciate a montare la panna, unite lo zucchero e la vaniglia e continuate a montarla senza che tuttavia divenga eccessivamente soda.  Riempite con la panna il "cratere".
Spolverizzate con il cacao o cospargetevi i riccioli di cioccolata.

NOTE PERSONALI
Ho realizzato questa torta due volte, a poco tempo di distanza l'una dall'altra ed ho potuto sperimentare quanto sia importante non montare troppo né i tuorli e le uova intere con lo zucchero, né gli albumi.
La prima volta, infatti, ho avuto scarsa attenzione a questo particolare e devo dire che ho riscontrato qualche problema, nonostante la bontà del dolce che è stato comunque apprezzato moltissimo. 
In particolare, montando troppo i tuorli, si incontra maggiore difficoltà quando si unisce il cioccolato, perché il composto diventa di una consistenza via via più spessa. 
Per quanto riguarda gli albumi, invece, mentre la planetaria li stava montando,  mi sono allontanata momentaneamente dalla cucina ma, incorsa in un contrattempo, quando sono tornata, la meringa era davvero solida. 
Risultato: in forno la torta è cresciuta, ma non oltre il bordo della teglia come narrato da Patrizia ed ha avuto qualche difficoltà a creparsi, tanto che, dopo 35 minuti, ho dovuto alzare la temperatura. Comunque il "cratere" si è formato ugualmente anche se alla consistenza del dolce, benché molto umida, mancava quella texture da mousse, descritta nel post dello Starbooks. 
Se si seguono con precisione le indicazioni date dalla ricetta, invece, non si incontrano difficoltà con l'inserimento del cioccolato.
Una volta in forno, inoltre, la torta cresce oltre il bordo 


e,  raffreddata, la consistenza è davvero quella di una mousse. 

Poiché il dolce viene cotto in una teglia con il fondo ricoperto da carta forno, ho incontrato qualche difficoltà al momento del suo trasferimento sul piatto di servizio: staccare la carta è un problema.
Nell'eseguire l'operazione ho rischiato di rompere la torta ed in effetti ….l'ho rotta ma è altresì vero che la consistenza è tale che ho potuto con delicatezza ricomporla senza che, al momento del taglio, il problema si potesse riscontrare.

In questo secondo tentativo, ho realizzato la torta per la Festa della Mamma e poiché la genitrice rifiuta l'idea che qualsiasi cibo cucinato per una festa possa essere di colore nero, dopo la foto di rito, ho aggiunto una "selva" di lamponi.
Grazie alla doppia realizzazione, avendo assaggiato la torta in entrambe le versioni - sia senza che con lamponi - posso dire che questi ultimi, ai fini degustativi, sono assolutamente superflui, poiché la consistenza offerta da questo impasto è tale che alle papille giunge solo il meraviglioso abbinamento di cioccolato con panna.

Dunque questa torta è 
PROMOSSISSIMA!!!