sabato 26 novembre 2016

Tiramisù d'autunno per l'MTC n. 61




Non stiamo lì a sottilizzare sul perchè e sul per come, un amico mi propose di andare al cinema a v
edere Miranda,  film del 1985,  diretto da Tinto Brass, con la prosperosa Serena Grandi nel ruolo di protagonista.
Tratto dalla Locandiera di Goldoni, regista e sceneggiatori, avevano pensato ad una donna piuttosto "accogliente" nei confronti degli avventori di genere maschile, che si fossero trovati a passare dal suo albergo a conduzione del tutto "familiare".
Ne riceveva le confidenze e tutti i rapporti....finivano in gloria.
Certo, il mio amico nutriva una certa attrazione per ..."certe forme"  ed avrebbe avuto qualche problema a proporre il film che so....ad Agnese Landini; diciamo, insomma, che aveva buone probabilità di vedermi resistere all'impatto, senza che me ne sentissi ferita :D ;)
La sua era curiosità; la mia, benevola accondiscendenza.
Andammo ed uscimmo. Lui, soddisfatto della forma o meglio... delle "forme" ma deluso per l'inesistente sostanza (chissà cosa si aspettava...); io...così satura per le tante  scene hard (sebbene senza eccessi)  che ogni pallida... "idea" era smarrita.
Entrambi concordammo nel ritenere di aver semplicemente messo una spunta alla voce "film hard" della lista "esperienze giovanili".

Ad onor del vero, per me Serena Grandi era "troppa" e nel mio immaginario, in qualità di icona sexy, entrò Sabrina Ferilli.
Ebbe a confermarmelo anche  il vicino che affiancava la mia poltrona durante la rappresentazione del Rugantino al Teatro Sistina di Roma, il quale, all'ingresso in scena di "Sabrinona nostra", esplose in un accorato e sentitissimo: "Quan-t'è bbona!"
E lo pensavo anche io.
Insomma, Serena Grandi era "troppa" mentre Sabrina Ferilli era davvero sexy perchè l'essere sexy è frutto di equilibrio.

Perch vi racconto queste cose? Perchè me l'ha chiesto Susy May in occasione della 61esima sfida MTChallenge.
Susy May, del blog "Coscina di pollo", infatti, per onorare l'impegno assunto con la vittoria della precedente  sfida MTC, ha condiviso con tutti la sua magnifica ricetta del Tiramisù.
Se ci vuole equilibrio per essere sexy, ci vuole equilibrio anche per proporre un tiramisù "rimodellato", ovvero per proporre un tiramisù con la "t" minuscola, perchè quello con la T maiuscola lo ha inventato, a Treviso, Roberto Linguanotto

Tiramisù  d'autunno
Crema alla...crema di castagna



200 g mascarpone
700 g  crema di castagna
100 g meringa svizzera (2 albumi e pari peso di zucchero semolato)
Per preparare la meringa svizzera, ponete un pentolino con l'acqua su una fiamma media. Quando l'acqua bolle, abbassate la fiamma a minimo e sovrapponete al pentolino una ciotola con l'albume e lo zucchero.
Cominciate a montare il composto e continuate sino a quando quest'ultimo avrà raggiunta la temperatura di 70° C.
A tal punto trasferite la ciotola in una bacinella di acqua fredda e continuate a montare sino a quando la meringa sarà raffreddata.
A questo punto mescolate la crema di marroni con il mascarpone ed alleggerite con la meringa.

Bagna
Sciroppo
200 ml di acqua
40 g cacao amaro 
118 g zucchero semolato
100 ml di acqua
80 ml di rum
Scaldate la prima parte di acqua con lo zucchero ed il cacao già mescolati insieme. Portate a bollore sin quando lo sciroppo si addensa leggermente.
Successivamente unite
200 g di sciroppo la seconda parte di acqua e portate a bollore. Quando il composto sarà raffreddato unite 80 ml di rum 

Cremoso al cioccolato (avevo in casa un avanzo di cremoso con base di crema inglese secondo lo stile di Maurizio Santin)
Ingredienti
350 g di panna fresca
150 g di latte fresco
110 g di tuorli
65 g di zucchero
1 baccello di vaniglia

500 g di crema inglese
200 g di cioccolato fondente (70%)
20 g di panna montata
In una ciotola mescolate i tuorli con lo zucchero. Nel frattempo fate scaldare il latte con la panna ed i semi del baccello di vaniglia.
Al primo bollore, versate a filo, latte e panna sui tuorli continuando a mescolare onde evitare che questi ultimi si rapprendano. Riportate il composto sul fuoco, scaldandolo sino a 82° C. 
Lasciate che la crema raggiunga i 60°C e quindi versatela in una ciotola nella quale avrete in precedenza raccolto il cioccolato tagliato grossolanamente. 
Fate riposare il cremoso in frigorifero per tutta la notte. affinché si consolidi. Per utilizzarlo nel tiramisù ho atteso che raggiungesse la temperatura ambiente e l'ho alleggerito con poca panna montata

per rifinire: 
cacao amaro
6 grossi marron glacée
250 ml di panna 
cremoso al cioccolato

Nel piatto di servizio disponete un primo strato di savoiardi dopo averli tuffati nella bagna. Spalmatevi sopra uno strato di crema e sbriciolatevi tre marron glacée. Ripetete le operazioni sopra descritte sino ad esaurimento degli ingredienti e ponete a raffreddare in frigorifero.
Poco prima di servire, cospargete il cacao sulla superficie del tiramisù e decorate con la panna ed il cremoso al cioccolato.


Con questa ricetta partecipo alla 61esima sfida MTC
...ovvero...avrei partecipato se fossi arrivata in tempo




martedì 15 novembre 2016

Pere martin sec al rum con zabaione spumoso


Chissà se la conoscete, è la pera Martin Sec. Una delle mie preferite.
Prodotto tradizionale piemontese, la pera Martin Sec è un'antica cultivar che fa parte dell'Arca del Gusto di Slow food.
Si tratta di una pera tardiva che, raccolta tra ottobre e metà novembre, maqtura in un momento successivo, in fruttaio. Le migliori pere Martin Sec si possono gustare, infatti, in dicembre.
E' segnalata come una delle migliori tra le pere adatte alla cottura; anche da cotta, infatti, mantiene una polpa morbida e turgida al tempo stesso. 
Prima che ne termini la stagionalità desidero pubblicare questa ricetta che non ha nulla di particolarmente innovativo rispetto al solito utilizzo di queste gustose "perine", ma la salsina spumosa di accompagnamento, ha trovato un'accoglienza degna di una delle migliori performance.
Otterrete un dessert che può tranquillamente essere servito al termine di una cena elegante.


Pere Martin sec al rum con zabaione spumoso
Ingredienti
8 pere "martine"
100 g di zucchero semolato
cannella
rum
scorza del limone
Scegliete una pentola o in un tegame dai bordi alti e munito di coperchio, nella cui base potete inserire le pere collocandovele, in piedi, una accanto all'altra.
Prima di questa operazione, tuttavia, versate all'interno della pentola  lo zucchero, un cucchiaio di acqua e la scorza di un limone.
Ponete la pentola sulla fiamma medio alta e lasciate che lo zucchero cominci a sciogliersi.
A questo punto inserite le pere dopo averle lavate e versatevi un mezzo bicchiere di rum, insieme ad una stecca di cannella.
Coprite con il coperchio, attendete che il liquido raggiunga l'ebollizione ed abbassate la fiamma al minimo.
Continuate a far cuocere le pere aggiungendo acqua e rum qualora doveste constare che il fondo sta per asciugarsi,
Dovrete ottenere una salsina caramellata, dunque evitate di inserire troppo liquido perchè le pere devono cuocersi con il vapore del liquido contenuto all'interno della pentola e non devono risultare bollite.
Continuate la cottura sino a quando riuscirete ad inserire uno stuzzicadenti nella polpa delle pere senza eccessiva fatica.

Salsa spumosa allo zabaione
4 tuorli
80 g di zucchero
80 g di rum
250 ml di panna
In un bowl di acciaio montate i tuorli con lo zucchero sino a quando divengono bianchi e spumosi.
Ponete la bowl (o meglio sarebbe un polsonetto) su un pentolino di acqua in ebollizione, facendo attenzione ad evitare che l'acqua lambisca il fondo del recipiente.
Continuate a montare il composto di tuorli e zucchero, versandovi, poco per volta e a filo, il rum.
Avrete la sensazione che i tuorli si stiano smontando, ma persistendo nell'operazione, vedrete che la montata si inspessirà.
Continuate in questo modo sino all'inserimento dell'intero quantitativo di rum e sino a quando il composto inizierà a scrivere.
Montate la panna ed unitela con delicatezza allo zabaione.
Utilizzate la salsa in accompagnamento

giovedì 3 novembre 2016

vade DIETRO... LA LASAGNA! IL NUOVO LIBRO DELL'MTCHALLENGE!




Ed ecco a voi la...quinta raccolta di ricette tratte dal gioco più seguito del web: l'MTChallenge!
Curato nei contenuti da Alessandra Gennaro, le foto sono di un professionista quale Paolo Picciotto, mentre le illustrazioni e lo styling sono frutto della grandiosa creatività di Mai Esteve.
Ne è nato un libro di 160 pagine dedicato alle lasagne, che più allegro, simpatico e brioso non si può.
Non potete perdervelo e sono certa che da oggi in poi le lasagne al forno, piatto sceso di moda con il trascorrere del tempo, siano destinate a recuperare le nostre tavole, perchè diciamocelo, le lasagne al forno sono un piatto goloso che, se curato con un approccio tecnico, innovativo e fantasioso, è  in grado di affrontare anche tavole eleganti.

Cercate, dunque, in libreria  DIETRO LA LASAGNA, ed. Gribaudo (ed. Feltrinelli)
L'acquisto è disponibile anche su Amazon cliccando su questo link: https://www.amazon.it/Dietro-lasagna-Alessandra-Gennaro/dp/885801586X/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1478095931&sr=8-1&keywords=dietro+la+lasagna
o anche on line da Feltrinelli:   http://www.feltrinellieditore.it/o…/opera/dietro-la-lasagna/


Sin dall'inizio del progetto, tolte le spese, i proventi della vendita sono destinati ad una associazione ed ormai MTChallenge è, da alcuni anni legato, a Piazza dei Mestieri e dunque,
COME E' ORMAI CONSUETUDINE
acquistando una copia di "Dietro la lasagna", contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri (link: http://www.piazzadeimestieri.it/), un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della  realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.