Credo, in questo, di esprimere tutta la mia "italianità": quante volte ho invitato amici e mi sono letteralmente inventata un sugo per condire la pasta.
Mi accade, infatti, di leggere ricette, programmare un certo condimento e poi, attratta da altri prodotti che mi affascinano dai banchi del Mercato Orientale, trovarmi in casa ingredienti diversi dal previsto.
In genere prendo una padella, verso dell'olio e lascio soffriggere leggermente qualche spicchio di aglio, quindi procedo ulteriormente secondo intuizione e secondo passione e gusto personale.
Così è nato questo ragù.
Sono uscita per acquistare un polpo da fare ubriaco (ricetta già proposta qui) ma i banchi del Mercato mi hanno dimostrato platealmente come non sia ancora la stagione per questo mollusco.
Sarà, forse, che l'ultima sfida dell'MTC, la n. 38, quella sul "quinto quarto", mi ha riportato alla cucina semplice e verace, quella poco ricercata; sarà che la primavera si sta facendo sentire rendendo palese l'esigenza di cibi genuini e freschi ma cos'altro poteva attrarmi dai banchi del Mercato di una città di mare, nota per avere un golfo, quello del Tigullio, dove vivono le migliori acciughe?
Un chilo di acciughe, un chilo di cozze e qualche pomodorino. Il resto lo avevo in casa.
Rapido rientro tra le mura domestiche per "spararmi" circa un'ora e mezza di pulizia del pesce per poi cucinarlo.
Ed ecco a voi il mio ragù che mi è parso davvero ottimo ma deve essere sembrato tale anche ad alcuni colleghi di lavoro ai quali l'ho offerto!
Spaghetti al ragù di acciughe
Ingredienti (per 6 persone)
480 g spaghettini
800 g acciughe
300 g pomodorini ciliegino o piccadilly
1000 g cozze
aglio
prezzemolo fresco
timo secco
olio
sale
peperoncino (facoltativo)
Lavare e tagliare a metà i pomodorini.
Togliere alla acciughe la testa e le coda, eviscerandole e togliendo loro la spina centrale. Lavare i filetti ottenuti e facendoli scolare e tritandoli grossolanamente.
Conservare la testa delle acciughe, lavarle, versarle in un pentolino insieme ad olio ed aglio e soffriggerle per qualche minuto. Aggiungere a questo intingolo 100 ml di acqua e portare ad ebollizione. Mettere da parte
Pulire le cozze eliminando il bisso e porle in una pentola nella quale siano stati versati un po' di olio ed un mezzo bicchiere di vino bianco.
Mettere la pentola su un fuoco moderato. Quando le cozze saranno aperte,
Attraverso un colino dalle maglie fini, filtrare il liquido che avranno prodotto: servirà per la cottura del ragù.
Togliere i molluschi dal guscio raccogliendoli in una tazza che contenga anche quel tanto della loro acqua utile ad evitare che si secchino nell'attesa della loro utilizzazione.
In una padella versare un po' di olio e due spicchi di aglio facendo soffriggere leggermente.
Eliminato l'aglio, aggiungere i due terzi dei pomodorini, lasciandoli appassire su fuoco moderato. sfumando anche con poca acqua delle cozze.
Abbassare la fiamma ed unire la terza parte delle acciughe facendole stufare gradatamente su fiamma bassa ed aiutandosi con l'acqua delle cozze.
Continuare a stufarle aggiungendo gradatamente l'ulteriore trito di acciughe ed inumidendo con l'acqua di apertura delle cozze.
Nel frattempo portare a bollore una pentola con l'acqua necessaria per far cuocere gli spaghettini.
Tornare al ragù e con l'ultimo inserimento di trito di acciughe, unire i restanti pomodorini e una spolverata di timo secco.
Portare a conclusione la cottura del ragù aiutandosi con altra acqua delle cozze e poche cucchiaiate di fumetto di acciughe. Aggiustare di sale e pepe, se ritenuto necessario.
Scolare gli spaghettini ancora al dente e farli saltare nella padella del ragù aggiungendo un trito grossolana di cozze, una spolverata di prezzemolo ed un giro di olio EVO.
n.d.r.:
a) l'inserimento del fumetto di acciughe ha il solo scopo di rimarcare qualche nota del sapore del pesce utilizzato. E' tuttavia necessario essere parsimoniosi nel suo utilizzo poichè il fumetto ha un sapore molto (troppo) forte.
b) La preparazione di questo ragù è più rapida a farsi che a dirsi. I vari passaggi, infatti, si susseguono velovemente poichè le acciughe non hanno bisogno di lunga cottura....anzi.
c) Il lavoro che richiede più pazienza e tempo è, senza dubbio, la pulitura delle acciughe unita a quella delle poche vongole. Comunque le acciughe possono essere aperte, mondate e messe in congelatore nei giorni precedenti. In questo modo vi assicurerete anche per quanto riguarda la salute difendendovi dall'anisakis del quale avevo parlato nelle note di questo post
Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Un'acciuga al giorno 2" indetta da Cristina del blog "poveri ma belli e buoni"
Lavare e tagliare a metà i pomodorini.
Togliere alla acciughe la testa e le coda, eviscerandole e togliendo loro la spina centrale. Lavare i filetti ottenuti e facendoli scolare e tritandoli grossolanamente.
Conservare la testa delle acciughe, lavarle, versarle in un pentolino insieme ad olio ed aglio e soffriggerle per qualche minuto. Aggiungere a questo intingolo 100 ml di acqua e portare ad ebollizione. Mettere da parte
Pulire le cozze eliminando il bisso e porle in una pentola nella quale siano stati versati un po' di olio ed un mezzo bicchiere di vino bianco.
Mettere la pentola su un fuoco moderato. Quando le cozze saranno aperte,
Attraverso un colino dalle maglie fini, filtrare il liquido che avranno prodotto: servirà per la cottura del ragù.
Togliere i molluschi dal guscio raccogliendoli in una tazza che contenga anche quel tanto della loro acqua utile ad evitare che si secchino nell'attesa della loro utilizzazione.
In una padella versare un po' di olio e due spicchi di aglio facendo soffriggere leggermente.
Eliminato l'aglio, aggiungere i due terzi dei pomodorini, lasciandoli appassire su fuoco moderato. sfumando anche con poca acqua delle cozze.
Abbassare la fiamma ed unire la terza parte delle acciughe facendole stufare gradatamente su fiamma bassa ed aiutandosi con l'acqua delle cozze.
Continuare a stufarle aggiungendo gradatamente l'ulteriore trito di acciughe ed inumidendo con l'acqua di apertura delle cozze.
Nel frattempo portare a bollore una pentola con l'acqua necessaria per far cuocere gli spaghettini.
Tornare al ragù e con l'ultimo inserimento di trito di acciughe, unire i restanti pomodorini e una spolverata di timo secco.
Portare a conclusione la cottura del ragù aiutandosi con altra acqua delle cozze e poche cucchiaiate di fumetto di acciughe. Aggiustare di sale e pepe, se ritenuto necessario.
Scolare gli spaghettini ancora al dente e farli saltare nella padella del ragù aggiungendo un trito grossolana di cozze, una spolverata di prezzemolo ed un giro di olio EVO.
n.d.r.:
a) l'inserimento del fumetto di acciughe ha il solo scopo di rimarcare qualche nota del sapore del pesce utilizzato. E' tuttavia necessario essere parsimoniosi nel suo utilizzo poichè il fumetto ha un sapore molto (troppo) forte.
b) La preparazione di questo ragù è più rapida a farsi che a dirsi. I vari passaggi, infatti, si susseguono velovemente poichè le acciughe non hanno bisogno di lunga cottura....anzi.
c) Il lavoro che richiede più pazienza e tempo è, senza dubbio, la pulitura delle acciughe unita a quella delle poche vongole. Comunque le acciughe possono essere aperte, mondate e messe in congelatore nei giorni precedenti. In questo modo vi assicurerete anche per quanto riguarda la salute difendendovi dall'anisakis del quale avevo parlato nelle note di questo post
Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Un'acciuga al giorno 2" indetta da Cristina del blog "poveri ma belli e buoni"
cozze e acciughe? E perché no? Le proverò sicuramente, intanto vanno nella lista di un'acciuga al giorno 2 :-) e grazie!
RispondiEliminaonorata, grazie a te!
EliminaRidimensionando le dosi mi sa che questo ragù me lo preparerò per *tirarmi su*, visto che i due XY di casa non amano le acciughe .... MA IO SI!
RispondiEliminaGrazie del suggerimento!
Baci
Nora