martedì 22 marzo 2016

Anticipo di primavera: tagliata con salsa al vino rosso


Se cinque persone, tutte e cinque interessate alla cucina, tutte e cinque interessate alla fotografia, tutte e cinque interessate a mangiare bene, tutte e cinque ben felici di incontrarsi....si danno appuntamento in una bellissima casa sulle alture di Sestri Levante, con vista su un Golfo del Tigullio illuminato da un sole preannunciatore di primavera, cosa succede?
Succede che queste cinque persone si trovino nelle migliori condizioni per trascorrere una giornata carica di divertimento, di risate, di allegria e di relax.
E' questa la deliziosa circostanza che ha coinvolto Valentina del blog "Non di solo pane", Silvia del blog "Silvia Pasticci",  Manuela del blog "Con le mani in pasta" e Adriano Cascio dell'omonimo blog, oltre alla sottoscritta.
Appuntamento alle 9,00 per individuare le stanze idonee all'attività fotografica perchè meglio esposte ed una cucina dotata dei migliori strumenti per cucinare.
Una bella colazione e quindi... via ai lavori.
Salame,  sardo fresco e fave, non necessitano di cotture per poter essere gustati come antipasto, ma per le tagliatelle fresche con barba di frate alla carbonara, abbiamo avuto bisogno di impastare  e stendere la sfoglia, 

tenendo ben presente che la sfoglia secondo la tradizione ligure ha una consistenza del tutto diversa da quella emiliana o toscana.
I liguri, infatti, amano una pasta più soda e tenace, frutto di un rapporto assai maggiore di farina rispetto alle uova, a differenza di quanto avviene in Toscana per non parlare dell'Emilia.
Seguendo le mani operose di Valentina, sono giunta alla conclusione che i liguri abbiano ragione quando, con un impasto simile, vogliono preparare un bel piatto di tagliatelle ma che non siano condivisibili nei menù che prevedano dei ravioli.
A mio giudizio, infatti, la tenace consistenza dell'involucro rischia di sottrarre sapore alla farcia.
Questa è la mia opinione ma non so se Valentina la condividerebbe :-)
La prova della bontà della mia opinione sta nel piatto di tagliatelle la cui ricetta troverete nel blog di Silvia e di Manuela   



Come secondo piatto avevamo concordato una tagliata accompagnata da una salsa al vino rosso e funghi champignon della quale vi lascio la ricetta non prima di avervi sottolineato quanto questa salsa sia estremamente semplice e di sicuro effetto.
Ah...per finire un'ottima sbrisolona.

n.d.r. Le fotografie utilizzate sono quelle realizzate nell'occasione da Adriano Cascio

Tagliata con salsa al vino rosso e funghi champignon


Ingredienti
Per 4 persone
4 fette di sottofiletto per tagliata
2 cucchiai di olio extravergine
200 g di piccoli funghi champignon
1 scalogno
1 spicchio d'aglio
50 ml di Cabernet Sauvignon
30 ml di brodo di carne
1 cucchiaio di amido di mais (maizena)
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
10 g di burro
Sale e pepe

Istruzioni
Pulite i funghi eliminando il gambo e la terra, poi sciacquateli brevemente sotto l'acqua corrente e dividideteli in quarti.
Cuocete la carne come indicato nelle note, copritela con la stagnola e tenetela da parte.
In una padella scaldate 2 cucchiai di olio a fuoco medio, fate appassire lo scalogno tritato con l'aglio ed aggiungete i funghi. Cuocete per circa 5 minuti, aggiustate di sale e versate il vino.
Continuate la cottura a fuoco medio per 5 minuti ancora, versate il brodo bollente ed abbassate la fiamma.
Sempre mescolando unite la maizena stemperata in poca acqua fredda, il concentrato di pomodoro ed il succo che la carne avrà prodotto e lasciate sul fuoco fino a che la salsa si sarà addensata.
Togliete dal fuoco e terminate con l'aggiunta del burro.
Scaldate nuovamente la carne per 30 secondi per parte sulla piastra, lasciatela riposare un minuto ed affettatela.
Servite accompagnando con la salsa e con le verdure arrostite.

Note
Per una perfetta cottura della carne: Per prima cosa toglietela dal frigorifero almeno un paio d'ore prima.Tamponatela con carta assorbente prima di porla sul fuoco. Questo procedimento favorisce la formazione della crosticina bruna. 
Scaldate molto bene una padella pesante, e cuocete la carne 3/4 minuti per lato, senza girarla più di una volta sullo stesso lato, dentro deve rimanere rosa ma senza perdere sangue. I
l tempo dipende dallo spessore: se vi piace più cotta lasciatela sul fuoco ancora qualche minuto. Prima di tagliare la carne, copritela con carta stagnola ed aspettate un minuto, serve a ridistribuire i succhi all'interno e a reidratare le parti più asciutte esterne. In questo modo la carne non si raffredderà. 
Ora potete salarla e tagliarla a fette spesse almeno un paio di centimetri con tagli obliqui, accortezza Questa modalità contribuirà a rompere le fibre e a rendere ancora più morbida la carne.




2 commenti:

  1. E il divertimento è stato davvero tanto, Giulietta!
    Sono felice di essere stata dei vostri :D
    A presto!

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  2. I liguri "tirchi" anche con le uova... ma in questo caso hanno ragione! Le tagliatelle alla carbonara con una pasta troppo ricca d'uovo sarebbero state un disastro.
    Speriamo in una prossima occasione per imparare altri trucchetti da Valentina! ;-)

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